domenica, 22 Dicembre 2024

Dal 23 maggio Israele riapre a gruppi limitati di turisti vaccinati

Dal 23 maggio Israele consentirà l’ingresso nel paese di gruppi di turisti: il primo passo alla riapertura del Paese ai non cittadini dopo un anno. Lo hanno annunciato il ministro del turismo Orit Farkash-Hacohen e quello della sanità Yuli Edelstein che hanno raggiunto un accordo in questo senso. Le scelta di favorire i gruppi è stata spiegata con il fatto che questi sono più controllabili. I viaggiatori individuali saranno poi ammessi in Israele in una seconda fase, in considerazione del progredire della situazione sanitaria. Anche se vaccinati, tutti i visitatori saranno tenuti a sottoporsi a un test PCR prima di imbarcarsi sul volo per Israele e un test sierologico dovrà essere eseguito all’arrivo all’aeroporto Ben Gurion, così da dimostrare di aver ricevuto la vaccinazione.
Nel frattempo proseguiranno le trattative avviate con vari Paesi per raggiungere accordi per la convalida dei certificati vaccinali, così da annullare la necessità del test sierologico.
“Israele è il primo Paese vaccinato, e i cittadini israeliani sono i primi a fruire di questo risultato. Dopo aver aperto l’economia, è tempo ora di consentire la ripresa del turismo in modo, attento e oculato. Aprire al turismo è importante essendo stato questo uno dei settori più danneggiati durante l’anno COVID. Continueremo a cercare di adeguare le normative in base allo sviluppo della situazione sanitaria”, dice il ministro della Salute, Yuli Edelstein.
“Sono lieta che questi importanti primi passi vengano indirizzati all’industria del turismo. È tempo che il vantaggio unico di Israele quale Paese sano e sicuro inizi a sorreggere il comparto turistico nella ripresa dalla crisi economica, e non soltanto a sostegno delle economie di altri Paesi. Solo aprire i cieli al turismo internazionale farà davvero rivivere l’industria del turismo, inclusi ristoranti, hotel, siti archeologici, guide turistiche, autobus e molti altri che sostengono i lavoratori del comparto e le loro famiglie. Continuerò a lavorare per la piena apertura del turismo in Israele, il che aiuterà enormemente l’economia e creerà posti di lavoro per molti israeliani”, spiega il ministro del turismo, Orit Farkash-Hacohen.

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