“Il settore alberghiero del Friuli Venezia Giulia è in un momento di attesa. Nonostante sia maggio inoltrato, con le città d’arte in sofferenza, le località balneari che ricevono piogge di richieste di informazioni a cui non seguono altrettante prenotazioni, e con la montagna che è in ritardo perché penalizzata dal meteo. Anche se pare in atto una timida ripresa”. Ad affermarlo Paola Schneider, presidente regionale di Federalberghi e albergatrice nel panorama carnico.
“Cominciano ad arrivare numerose richieste di informazioni ma anche qualche prenotazione, soprattutto tedeschi e austriaci. Per queste ultime siamo nell’ordine del 40% al mare e sul 20% in montagna, che resta ancora un po’ indietro – spiega – Sono tanti a chiedere informazioni e tantissimi sono quelli che sono in attesa di capire cosa succederà con questo green pass. Tanti tra coloro che prenotano sono clienti storici che arrivano in regione da tanti anni e hanno un rapporto stretto con i proprietari e i gestori e che quindi si sentono più sicuri di poter disdire nel caso di problemi. Ma tanti sono alla finestra. A questo aggiungiamo anche l’incognita del meteo”.
Insieme alla montagna sono le città d’arte a soffrire molto in questo periodo: “Ancora non ci sono i gruppi, ci sono i singoli e le famiglie, anche se a Trieste, nello scorso fine settimana, qualcosa si è mosso rispetto al nulla che c’era prima. Inoltre, è fermo il mercato del business, sono fermi i seminari”, commenta Schneider che l’apertura di centri per i tamponi nelle località balneari più gettonate.
C’è poi lo spauracchio del coprifuoco, che fortunatamente pare essere giunto a positiva soluzione: “è una questione importante quella del coprifuoco, perché le località marine ma anche le città chiedono che nella bella stagione venga spostato, e speriamo eliminato. D’altro canto – conclude – siamo consci di tutte queste problematiche e siamo sicuri che appena le cose si risolveranno noi lavoreremo”.
Infine è stato approvato il regolamento per il voucher ‘TUReSTA in Fvg’, da un minimo di 40 a un massimo di 320 euro, con cui viene previsto un sostegno alla capacità di spesa dei nuclei familiari dei cittadini residenti sul territorio regionale a copertura delle spese per l’acquisto di un pacchetto turistico di almeno 3 notti spendibili presso le strutture sul territorio regionale aderenti all’iniziativa.