sabato, 28 Dicembre 2024

Effetto vaccini, il covid fa meno paura e si torna in vacanza. Italia ancora al top

Gli italiani tornano a dedicarsi a viaggi e vacanze, anche se i dati del 2019 sono ancora lontani stando alla survey ‘Gli italiani e le vacanze della ripartenza’ realizzata da italiani.coop (lo strumento di ricerca e analisi di Coop) per Robintur Travel Group.

Il 73% dichiara che andrà in vacanza questo anno, un dato in crescita rispetto alle previsioni 2020, quando lo dichiarava il 70% della popolazione, quindi sempre in previsione 11 milioni di italiani in più in viaggio nel 2021 (rispetto al 2020). Ma quell’82% del 2019 è ancora un miraggio e lo dimostrano i dati definitivi dei vacanzieri 2020: lo scorso anno alla fine, malgrado la previsione più alta, solo il 55% degli italiani è andato in vacanza, 17 milioni in meno di coloro che ci sono andati nel 2019. E anche quest’anno a funzionare da disincentivo si riaffaccia la crisi economica che influenza le scelte; infatti, tra le prime motivazioni per cui il 27% del campione dichiara di non partire c’è la necessità di risparmiare (lo afferma il 38% di loro contro il 25% dell’anno scorso). Cala invece in questa stagione il timore di contrarre il Covid, che scende dal 48% dell’anno della pandemia al 19% del 2021, e per converso cresce il timore di non trovare posto, per cui il 58% ha già prenotato o lo farà a breve (in crescita sul 2020 quando era il 52% nello stesso periodo di riferimento).

È la campagna di immunizzazione poi a incidere sulle vacanze degli italiani. Ma sul ‘liberi tutti’ gli italiani sono ancora molto disciplinati e previdenti: 8 su 10 si dicono favorevoli alle mascherine, ai contingentamenti degli ingressi, alle prenotazioni obbligatorie. Dopo mesi di limitazioni anche il green pass raccoglie il favore del 67% degli italiani, con consensi più elevati fra le generazioni più giovani, certo tra le più stanche delle chiusure. E per quel 33% degli italiani che dichiara di volersi vaccinare ma ha paura di non fare in tempo, la soluzione ideale sarebbe la somministrazione del siero in vacanza. Uno su due arriva a organizzare il proprio viaggio in base al vaccino, ma solo il 37% cancellerebbe il richiamo se coincidente con il periodo del soggiorno, mentre il 79% vorrebbe poter realizzare il richiamo direttamente nella località di villeggiatura.

Il peso della pandemia si fa ancora sentire sulla destinazione scelta dagli italiani: 9 famiglie su 10 rimarranno nel territorio nazionale e solo l’11% degli intervistati dice di scegliere l’estero, pari a circa 4,5 milioni di italiani. Tra le motivazioni che più pesano, la cita il 73%, c’è proprio la pandemia, un dato che non si discosta da quel 75% che giustificava in questo modo la propria permanenza in Italia nel 2020. Per chi, comunque, varca i confini si pensa alla Grecia come prima meta scelta, poi Spagna e Francia. Mentre per chi rimane nel Paese, almeno c’è la determinazione di cambiare regione: 72% (contro il 65% del 2020, quando gli italiani avevano ancora di più ridotto la loro mobilità). Tra le regioni più scelte al primo posto Puglia, poi Sicilia e Toscana, anche se chi cresce di più rispetto al 2020 è la Sicilia, seguita da Toscana e Puglia.

La spiaggia rimane la meta del cuore anche nell’estate 2021, scelta dal 58% dei vacanzieri. Tiene la montagna riscoperta forse anche grazie alla pandemia nel 2020 e tornano a crescere le città d’arte, che lo scorso anno avevano forse pagato l’immaginario collettivo di essere luoghi affollati. Per chi parte e ha già prenotato si tornano a scegliere le sistemazioni comode come quelle alberghiere e a lasciare da parte le case vacanza o di proprietà, che invece nel 2020 avevano offerto un’idea di sicurezza sanitaria.  E se per crociere e tour si rimanda al 2022, il lockdown sposta fuori continente i sogni degli italiani e la vacanza dei desideri, ancora chiusa nel cassetto è quella verso le Americhe (USA, Caraibi, Cuba) o l’Asia (Maldive, Giappone ed Emirati Arabi Uniti).

Al di là delle previsioni, ci sono poi i primi dati raccolti ‘sul campo’ da Robintur Travel Group. Le vendite 2021 in agenzia sono ripartite da fine aprile e stanno arrivando all’incirca alla metà di quelle, pre-Covid, del 2019. Le vendite cumulate al 13 giugno sono però ancora solo al 15% del 2019, ma superano quelle dello stesso periodo del 2020. L’Osservatorio sull’andamento delle vendite di Robintur – che monitora circa 100 punti vendita diretti sul territorio nazionale – dimostra come gli italiani stiano nuovamente pensando alle vacanze ma, stando i limiti attuali agli spostamenti, solo il 20% delle vendite riguarda l’estero e l’Italia resta, quindi, la meta preferita con la Sardegna in cima alle preferenze degli italiani.

“Da un lato – spiega l’amministratore delegato del gruppo Robintur Claudio Passuti – stiamo registrando un positivo trend di ripresa delle vendite che è ancora lontano dalla sostenibilità economica, ma che ci consente di guardare con maggiore fiducia al futuro. Le crociere hanno recuperato, rispetto al 2019, l’89%, la Grecia il 38% e la Spagna il 24%. Se, poi, guardiamo alle destinazioni italiane, la Sardegna ha raggiunto nelle ultime 8 settimane le vendite degli ultimi due anni e vale il 27% del totale Italia, seguita da Sicilia (16%), Puglia (10%) e Toscana (8%). Calabria, Toscana e Marche sono le regioni che meglio preformano. Inoltre, il 39% dei clienti Robintur sono nuovi clienti che non avevano acquistato negli anni precedenti. Infine, i prezzi medi della vacanza a passeggero risultano in crescita tra il 10 e il 30%, ma questo non testimonia un aumento dei prezzi, ma che in questa fase sono partiti prevalentemente gli acquisti dei clienti più facoltosi e per la vacanza principale estiva, mentre stanno riprendendo più lentamente i soggiorni brevi, anche di gruppo. Solo l’8% delle vendite sono riferite a viaggi di durata inferiore alla settimana”.

Per il presidente di Robintur Travel Group, Stefano Dall’Ara, è fondamentale per il rilancio del turismo, in particolare dell’outgoing, l’apertura delle destinazioni internazionali e non solo di quelle europee, e il supporto da parte del governo, con risorse importanti, visto che il turismo è stato senza dubbio il più penalizzato dalla pandemia, con perdite di volume d’affari tra il 70 e l’80%”.

La versione integrale delle tavole della survey ‘Le vacanze italiane della ripartenza’ è consultabile su http://www.italiani.coop

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