Il sistema aeroportuale italiano chiude l’anno con perdite tra 1,3 e 1,4 miliardi di euro: un calo drammatico per gli scali nazionali che hanno visto transitare nel 2021, sulla base di un’analisi dei dati disponibili, poco più di 80 milioni di passeggeri, con una flessione di quasi il 60% rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia.
Negli ultimi giorni del 2021 è stato pubblicato il decreto che permetterà agli scali di ricevere gli aiuti stanziati dal Governo per le perdite del 2020 e, alla luce di una situazione di calo di traffico significativa anche per il 2021, l’Associazione Aeroporti 2030, costituita da ADR (Aeroporti di Roma) Save (aeroporto di Venezia), Catullo (aeroporti di Verona e Brescia) e AerTre (aeroporto di Treviso), auspica che il supporto del Governo venga confermato per assicurare agli scali italiani continuità nel percorso per un’evoluzione del settore verso la connettività del futuro sempre più innovativa, intermodale e sostenibile.
“Il 2021 – ha commentato il presidente di Aeroporti 2030, Alfonso Celotto – è stato un anno particolarmente sfidante per il settore aeroportuale, che ha continuato a essere fortemente impattato dall’andamento della situazione pandemica. Questi dati confermano come il trasporto aereo, e nello specifico gli aeroporti, continuino a essere tra i più colpiti dalla pandemia. Ciononostante, il nostro settore continua a investire: il 2021 è infatti stato anche un anno cruciale per lo sviluppo degli aeroporti italiani che hanno rinnovato e intensificato l’impegno nei confronti della sostenibilità, della lotta al climate change e dell’innovazione – direttrici fondamentali del manifesto di Aeroporti 2030”. In questo scenario, la nostra associazione è a disposizione delle istituzioni e del Paese, con l’obiettivo comune di contribuire a una stabile ripresa del traffico”.