giovedì, 19 Dicembre 2024

La Urban Vineyards Association protagonista all’ Expo 2020 di Dubai con il Piemonte

L’associazione internazionale U.V.A., che a oggi riunisce 11 vigneti di città situati in tutto il mondo, sarà all’Expo di Dubai, all’interno del padiglione Italia, in collaborazione con la Regione Piemonte, per promuovere il vigneto urbano come nuovo modello di turismo smart e di sviluppo sostenibile per lo spazio cittadino.
La Urban Vineyards Association dal 28 febbraio al 3 marzo volerà negli Emirati Arabi e sarà fra i protagonisti di Dubai Expo 2020. All’interno del Padiglione Italia, nello spazio della Regione Piemonte, l’associazione internazionale U.V.A., che a oggi riunisce 11 vigneti nati in città – ne fanno parte le vigne di Torino, Milano, Venezia, Siena, Catania, Palermo, Parigi, Lione, Avignone e New York – parteciperà alla più grande mostra espositiva mondiale per promuovere il vigneto urbano, un’eccellenza dal respiro tutto italiano, come modello di turismo e di sviluppo cittadino sostenibile.
A pochi mesi da un prestigioso successo internazionale – lo scorso ottobre è entrato ufficialmente in U.V.A. il vigneto urbano di New York, il primo al di fuori dai confini europei – la Urban Vineyards Association si prepara quindi a un ulteriore upgrade sul panorama globale. La presenza all’Expo di Dubai ha, infatti, come obiettivo quello di affacciarsi a una delle vetrine più importanti in fatto di innovazione e sviluppo, per promuovere la vigna urbana come esempio di rigenerazione delle città sia sul piano del turismo sia su quello della qualità della vita per i cittadini.
Tematiche di estrema attualità che saranno il focus della conferenza U.V.A. in programma mercoledì 2 marzo alle  13.30 (orario italiano) presso il Padiglione Italia, in occasione del Piemonte Regional Day. L’evento, fruibile anche in diretta streaming al link https://youtu.be/hJGJWegKSng sarà l’occasione per presentare a un parterre di grande prestigio l’Associazione, i suoi soci e la filosofia alla base del progetto U.V.A., ma anche per promuovere il vigneto di città come spazio urbano di nuova generazione, efficiente e innovativo e come nuovo asset per un futuribile modello di turismo intelligente, sostenibile e inclusivo
La presenza di U.V.A. a Dubai punta pertanto ad allargare la platea di soci e investitori in tutto il mondo, attestando la forte impronta italiana in un contesto sempre più internazionale. U.V.A. sarà tra i protagonisti all’interno dello spazio dedicato alla Regione Piemonte che, fin da subito, ha accettato con entusiasmo di collaborare per il legame a doppio filo che la lega all’Associazione. Il cuore di UVA ha infatti iniziato a battere proprio nella regione sabauda, in occasione della manifestazione ‘Vendemmia a Torino’ del 2019: fondatore e presidente è Luca Balbiano, produttore vitivinicolo della provincia di Torino che dal 2009 gestisce Vigna Villa della Regina, la vigna metropolitana del capoluogo piemontese da cui tutto è iniziato.
“L’Italia è una terra di grandi vini e il Piemonte con le sue colline di Langhe Roero e Monferrato è stato riconosciuto dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità – sottolinea Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte – Per il nostro Paese il vino è cultura, storia, tradizione, ma anche futuro. Per questo siamo molto orgogliosi che proprio dall’Italia, dal Piemonte, sia partita l’intuizione che ha portato oggi a una grande sinergia internazionale per valorizzare un gioiello raro e prezioso come le vigne urbane. A Torino la “Vigna della Regina” è rinata all’interno di una delle antiche Residenze Reali, grazie all’intervento del Ministero dei Beni Culturali, al lavoro della famiglia Balbiano e al supporto della Regione Piemonte con il progetto ‘Vendemmia a Torino – Grapes in town’. Ma in altre parti del mondo esistono esperienze analoghe, pur nella loro unicità, che raccontano di radici così forti da riuscire a svilupparsi perfino nel cuore urbano di una metropoli. Credo che valorizzare questo patrimonio sia una occasione straordinaria per tutti coloro che hanno la fortuna di esserne custodi, a cominciare da noi”.

 

 

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