“Per rendere il più possibile redditizia la gestione dei beni culturali in Sicilia, la Valle dei Templi o il teatro greco di Siracusa potrebbero essere affidati a un privato”. La proposta è dell’assessore regionale ai Beni culturali, Antonello Antinoro che intende proporla alla giunta Lombardo. "In cambio – annuncia Antinoro – i privati dovranno garantirci un canone fisso e alcune opere da realizzare nell’indotto. Penso alle strade o a un certo numero di alberghi. Nel caso della Valle dei Templi potremmo chiedere ai privati di migliorare la Palermo-Agrigento e un eliporto". "L’elenco di siti dovrà essere concordato con l’assessorato regionale al Turismo – spiega Antinoro – ma sicuramente potrebbero essere inseriti il teatro antico di Taormina, Selinunte o la Cappella Palatina. Ma non solo: potremmo affidare anche gruppi di opere in cambio della realizzazione di un museo per ospitarle in Sicilia".
Immediate le critiche dell’opposizione. Per Filippo Panarello, vicepresidente della quinta commissione Beni culturali dell’Ars, "privatizzare la Valle dei Templi è una proposta estemporanea, che elude la necessità di definire un serio progetto di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale siciliano. Semmai bisogna individuare le disfunzioni organizzative e combattere sprechi e clientelismi, per mettere in piedi un credibile piano di fruizione dei nostri beni culturali che deve prevedere orari di apertura più ampi, anche nei giorni festivi, e un potenziamento dei servizi nei periodi di maggiore affluenza turistica. E per far questo – conclude Panarello – non c’è alcun bisogno di privatizzare". "Quest’idea di provare a fare cassa in tutti i modi, di trasformare in business anche la nostra stessa memoria – aggiunge Mario Bonomo, deputato regionale siracusano del Pd – mi fa semplicemente inorridire".