venerdì, 22 Novembre 2024

Le eccellenze gastronomiche di Tokyo tra Ginza e Tsukiji

Per i buongustai Tokyo è una meta irrinunciabile, con un’offerta, tra ristoranti gourmet, ristorantini e izakaya, che incontra qualsiasi gusto e qualsiasi tasca. Anche nella Guida 2023, Tokyo si conferma la città con più ristoranti insigniti di stelle Michelin al mondo, con 200 premiati, di cui 149 a una stella, 39 a due stelle e 12 a tre stelle. Il numero sale a 422, se si contano le menzioni Bib Gourmand, Michelin Green Star e Michelin Special Award. Famosa per saper coniugare armoniosamente tradizione e modernità, la capitale giapponese è straordinariamente varia anche nella gastronomia, che sa unire la maestria degli chef giapponesi a specialità d’oltremare. Tra questi il Makiyaki Ginza Onodera, innovativo ristorante di Ginza Gochōme a una stella Michelin, con il caldo aroma affumicato del fuoco di legna. Al timone vi è Keiichi Terada, chef con una lunga esperienza sia in Giappone che in Francia, nonché con una specializzazione nella cucina basca e nella cacciagione. Il suo curriculum vanta ristoranti di prim’ordine di Tokyo, come Quintessence (tre stelle), Tirpse (una stella) e Den (due stelle). Da Onodera, Terada reinterpreta classici della cucina francese, aggiungendo innovazioni e sofisticate tecniche culinarie giapponesi, con ingredienti di stagione preparati con cura, sfruttando il calore del fuoco che arde all’interno di un forno di argilla di Larnage. Sul menù spiccano il wagyu di Kumamoto e il cheesecake alla basca: tenerissimo il primo, croccante all’esterno e cremoso all’interno il secondo, sono entrambi cotti nel forno a legna. Degna di nota è anche la carta dei vini, che comprende ben 150 etichette.
Sempre a Ginza, si trova Ginza Kuki, un ristorante di cucina kaiseki imperniata intorno al tema “fermentazione e maturazione”: alimenti fermentati, come il miso e la salsa di soia, sono sapientemente incorporati nei piatti. Nel menù di dicembre compaiono così l’eccellente sukiyaki con wagyu di Ozaki e miso e la croccante orata con mousse di miso, ma l’offerta si rinnova ogni mese, con gli ingredienti più freschi e di prima qualità. Chi varca la soglia di Ginza Kuki è invitato ad assaporare una fusione unica tra le tecniche tradizionali e i sapori stagionali di tutto il Giappone che si possono trovare solo tra le sue eleganti mura. Con le sue finiture in legno, il ristorante proietta una tranquilla atmosfera giapponese in un ambiente moderno. Sono disponibili posti a sedere al bancone, tavoli e posti privati per un massimo di otto persone, per questo è consigliato prenotare in anticipo.
Ginza è conosciuta in tutto il mondo come la zona di Tokyo dei grandi magazzini storici, dei brand di lusso e dei ristoranti di grido. Da aprile a settembre e da ottobre a marzo, nei pomeriggi dei fine settimana Ginza Dōri diventa pedonale, consentendo di passeggiare guardando le vetrine o di sostare tranquillamente nelle terrazze dei locali. Se lo struscio domenicale e lo shopping mettono appetito, ma non si vogliono spendere cifre astronomiche, da Ginza si può raggiungere, in circa dieci minuti di cammino, Tsukiji. Nonostante lo storico mercato interno sia stato trasferito nel 2018, il mercato esterno continua ad accogliere tantissimi visitatori ogni giorno, già a colazione, con pesce freschissimo. Per chi non ama i sapori di mare, esiste un’ampia scelta di bar, tavole calde e caffè aperti da mattina a sera, lungo le strade circostanti. Infine, chi si trova in zona la mattina può approfittarne per assistere alla preghiera e visitare lo Tsukiji Honganji, un tempio buddhista costruito negli anni ’30 in un’interessante commistione di stili, che spaziano dalle influenze indiane al déco occidentale. Una perla rara di architettura, simbolo dell’ecletticità di Tokyo, da scoprire tra un assaggio e l’altro.

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