sabato, 23 Novembre 2024

Ue, cura del ferro in favore del clima: novità anche per l’Italia

Ue punta su una cura del ferro per incentivare l’utilizzo della ferrovia. E’ l’accordo sulle linee guida del futuro sviluppo dei corridoi europei della mobilità, con impegni vincolanti a superare la differenza di scartamento dei binari che ancora oggi complica i viaggi tra Francia e Spagna, oppure tra Lituania e Polonia, alta velocità e sistema unico di segnalamento. E ci sono novità anche per l’Italia.

Il regolamento Ten-T sulle reti di trasporto transeuropee fornisce il quadro in cui gli Stati potranno investire nei prossimi anni per le infrastrutture di mobilità su ferro, gomma e acqua. Di questi corridoi fanno parte, ad esempio, la Torino-Lione oppure il Tunnel del Brennero. Prevede una rete “centrale” e una “centrale estesa”. Su queste reti, gli Stati dovranno consentire ai treni di viaggiare minimo a 160 km/h entro il 2040. Entro lo stesso anno le ferrovie dell’Ue dovranno adottare lo scartamento nominale standard europeo (1435 mm) e passare a un sistema unico di gestione del traffico. Sulle reti Ten-T dovranno essere realizzate aree di parcheggio in media ogni 150 km per consentire il riposo degli autisti.  I principali aeroporti, da più di 12 milioni di passeggeri all’anno, dovranno essere collegati da treni a lunga percorrenza per offrire una valida alternativa ai voli a corto raggio.

Ma le novità non finiscono qui. Tra gli altri obiettivi indicati dal regolamento, l’aumento dei maxi-treni merci da 740 metri. E l’obbligo, per tutte le 430 principali città lungo la rete, di sviluppare piani di mobilità urbana sostenibile per garantire trasporti a zero e basse emissioni. Saranno inoltre potenziate le rotte marittime a corto raggio e ne saranno create di nuove, mentre i porti saranno ulteriormente sviluppati così come i loro collegamenti con l’entroterra. Anche le mappe che accompagnano il regolamento sono state modificate. Il cambiamento più cospicuo è l’esclusione di Bielorussia e Russia.

Nel corridoio Scandinavo-Mediterraneo viene confermato il collegamento stradale Sicilia-Calabria, già presente nell’attuale regolamento, con un allineamento del corridoio per tenere conto dei piani del governo di costruzione del Ponte sullo Stretto.

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