Dopo il successo del 2023, la partnership tra la Giordania e Lonely Planet si rinnova nel 2024, portando l’avventura a nuovi livelli, con il supporto del gruppo Ferrino come sponsor tecnico. Quest’anno, il viaggio del gruppo composto dal team di Lonely Planet, Jordan Tourism Board e gli influencer Irene Pila e Stefano Dioni, ha attraversato la Giordania da nord a sud, toccando ambienti naturali e siti archeologici poco noti e fuori dai circuiti turistici tradizionali.
Partendo da Amman il tour ha puntato verso nord, con la visita di Umm Al Jimal, “la città nera” che fu importante centro carovaniero e ospita un sito archeologico e tredici chiese. Muovendosi verso la Riserva di Azraq, preziosa area umida nel deserto orientale, il gruppo ha visitato la grotta di Badia, per poi pernottare nell’ecolodge di Azraq. Dopo la visita del sito Unesco di Quseir Amra, residenza fortificata dell’VIII secolo che fa parte dei “castelli del deserto”, è partito il vero programma outdoor con canyoning in cordata a Wadi Salahita e a Zarqa Ma’in. Il tour ha poi fatto tappa all’antica città di Sela, villaggio premiato tra i Best Tourism Villages mondiali da UN Tourism nel 2023, importante sito archeologico con vestigia neobabilonesi e nabatee. Dopo aver visitato la Riserva della Biosfera di Dana, la più grande della Giordania, il team ha affrontato il backtrail a Petra, un percorso di trekking che offre scorci spettacolari sul sito UNESCO considerato una delle sette meraviglie del mondo.
L’ascesa fino al ponte di pietra di Burdah, lo spettacolare arco di roccia nel deserto del Wadi Rum, è stato uno dei momenti più emozionanti di tutto il viaggio. Il percorso attraverso gli ambienti naturali più suggestivi del Paese non poteva non concludersi con l’escursione classica nel “Grand Canyon della Giordania”: il Wadi Mujib. Il percorso, di circa 2 ore, si è concluso con un rinfrescante tuffo nella pozza formata dalle cascate nella gola rocciosa, che si estende per circa 70 km.
Visitare la Giordania in questo periodo di rallentamento dei flussi turistici a causa del conflitto isrealo-palestinese, si rivela una scelta vincente: pochi turisti, tanta sicurezza e un’accoglienza straordinaria. Consapevole della propria neutralità rispetto ai conflitti nell’area, il Jordan Tourism Board continua a investire molto sul mercato italiano preparandosi a un rapido ritorno all’usuale afflusso di turisti.