giovedì, 19 Dicembre 2024

L’Etna si accende e stressa l’aeroporto di Catania

È tornato operativo alle 20 di ieri sera l’aeroporto di Catania. “In stretta collaborazione con le compagnie aeree e tutti gli attori coinvolti nelle operazioni di scalo – si legge in una nota della Sac, società che gestisce lo scalo etneo – confidiamo nel ripristino di tutti i servizi e dei regolari collegamenti aerei nel più breve tempo possibile”.

Dunque, mentre l’Etna si illumina di notte l’aeroporto di Catania si spegne di giorno, mettendo sotto stress il sistema trasporti e il settore turistico nell’isola, mentre ‘piove’ cenere sul capoluogo e diversi centri abitati della provincia. Effetti generati dal quarto parossismo in 19 giorni, dal 4 luglio scorso, del vulcano attivo più alto d’Europa dopo che al cratere Voragine, nella notte, una sempre più intensa attività stromboliana, alle 4:08 di martedì 23 luglio, si è evoluta in una spettacolare fontana di lava, con l’emissione di una nube vulcanica alta otto chilometri, con delle colate che sono fuoriuscite dall’orlo occidentale della Bocca Nuova, e forti boati che si sono sentiti anche a Catania. La fase parossistica si è esaurita poco dopo le 10.15 e, contemporaneamente, l’Ingv ha abbassato il livello di allerta per il volo, il Vona, declassandolo da rosso ad arancione. La nube vulcanica, sospinta dal vento, si è poi trasformata in cenere che è ‘piovuta’ su Catania e provincia, con persone scese in strada con gli ombrelli o cappellini per proteggersi. Ma non si è potuto proteggere l’aeroporto di Catania che, dopo la chiusura di due spazi aerei, ha disposto la sospensione dei voli in partenza e in arrivo.

Uno stop che ha creato un caos nei voli con cancellazione e dirottamenti, soprattutto su Palermo e Trapani, mettendo sotto stress lo scalo e creando forti disagi a chi aveva già un biglietto aereo prenotato. Nello scalo Vincenzo Bellini affollate gli spazi per attesa e lunghe code ai banconi dei check-in alla ricerca di assistenza e di riprotezione. La Sac, società che gestisce l’aeroporto di Catania, appena la fase parossistica si è conclusa ha attivato “le operazioni di bonifica per l’agibilità delle infrastrutture di volo” e degli “aerei contaminati”. Lo scalo è tornato operativo alle 18, ma solo per i voli in partenza. Poi dalle 20 spazio anche agli arrivi, ma con una restrizione di quattro movimenti ogni ora, mentre dalle 22 operatività al completo. I disagi per i passeggeri sono stati notevoli anche se legati a ‘cause naturali’.

ItaliaRimborso ricorda che, “nonostante il vettore aereo non sia responsabile del disservizio, e per questo motivo non spetta la compensazione pecuniaria ai passeggeri”, è però previsto quelle “delle spese extra sostenute dal viaggiatore per raggiungere la meta prefissata, qualora la stessa compagnia non abbia provveduto ad assisterlo”

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