venerdì, 22 Novembre 2024

Notre Dame a 5 euro, la proposta piace ma non alla Diocesi di Parigi

Piace anche al ministro dell’Interno francese, Bruno Retailleau, l’ipotesi avanzata dalla ministra della Cultura, Rachida Dati, di far pagare un biglietto di 5 euro ai turisti che entreranno nella cattedrale di Notre-Dame a partire dalla sua riapertura, il prossimo 8 dicembre. La ministra aveva spiegato di voler utilizzare l’incasso di questi ingressi a pagamento per la protezione del patrimonio religioso e culturale di tutta la Francia. Retailleau, appoggiando la proposta della Dati, ha portato l’esempio della Spagna dove ricorda di “aver visitato la Sagrada Familia, dove si paga”.

Il ministro ritiene utile questa misura “se con 5 euro si può salvare un patrimonio religioso al quale si è legati, se si è credenti oppure se non lo si è”, ha specificato, “poiché si tratta, semplicemente, del paesaggio francese”. Sul tema, è intervenuta però la diocesi di Parigi, che ha ricordato il principio di “gratuità del diritto di ingresso nelle chiese e nelle cattedrali” al quale è legata la Chiesa cattolica di Francia. La gratuità si giustifica, in particolare, con la “missione” della Chiesa di “accogliere in modo incondizionato e quindi necessariamente gratuito, tutti gli uomini e tutte le donne”.

La Dati si è pronunciata anche per una modulazione della tariffa per entrare nei musei o monumenti nazionali a partire dal 2026: “ad esempio – ha detto – è normale che un visitatore francese paghi per entrare al Louvre lo stesso prezzo di un visitatore brasiliano o cinese?”. Per la ministra, “i visitatori che non vengono dall’Ue dovrebbero pagare di più per il loro biglietto e questo supplemento dovrebbe andare a finanziare il rinnovamento del patrimonio nazionale. I francesi – ha detto ancora – non dovrebbero pagare tutto da soli”. All’inizio del 2024, l’ingresso nel più grande museo del mondo è passato a 22 euro, dopo essere rimasto a 17 euro per anni. Nel 2023, i visitatori sono stati in totale 8,9 milioni, il 14% in più rispetto al 2022. Per il 68% si è trattato di turisti stranieri.

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