Il Natale è uno dei momenti dell’anno in cui si viaggia di più. C’è chi parte per regalarsi un po’ di relax e chi per raggiungere i propri cari per trascorrere le feste in famiglia. Qualsiasi sia il motivo della partenza, l’associazione Codici invita alla prudenza.
“È in periodi come questo che le frodi registrano aumenti pericolosi – avverte Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, perché i truffatori sfruttano l’aumento esponenziale di prenotazioni. È bene prestare attenzione soprattutto quando si cerca una vacanza sul web, perché è lì che è più facile cadere in trappola. Le offerte fioccano, ma non tutti i siti che le propongono sono attendibili. Prima di prenotare, che sia un volo o un hotel, è bene quindi assicurarsi che la società esista effettivamente, ad esempio con una ricerca sul web per quanto riguarda i dati relativi alla sede, e che operi correttamente, cercando i commenti pubblicati dagli utenti su siti internet specializzati in recensioni. Altro aspetto da tenere in considerazione è il metodo di pagamento: è consigliabile utilizzare quelli che garantiscono una forma di tutela, evitandoci così corse ad ostacoli per ottenere l’eventuale rimborso”.
All’aspetto economico è dedicata un’ulteriore riflessione. Secondo un’indagine commissionata da Facile.it alla società di ricerca Emg Different, sono 11,5 milioni gli italiani che quest’anno si concederanno un viaggio durante le festività natalizie e spenderanno in media 335 euro a testa, per un totale stimato in quasi 4 miliardi di euro. Tra coloro che partiranno, il 32% ha dichiarato di avere a disposizione un budget superiore a quello dello scorso anno; di contro, il 23% ha detto che, pur non rinunciando al viaggio, ha minori risorse da dedicare a questa attività rispetto a 12 mesi fa, prevalentemente per problemi di natura economica.
“Sono dati interessanti – osserva Giacomelli – soprattutto per capire come i consumatori gestiscono le proprie risorse. Ad esempio, sebbene la maggior parte dei viaggiatori pagherà con i propri risparmi, non mancano quelli che hanno fatto ricorso ad un prestito personale. E chi ha fatto domanda di finanziamento per pagare un viaggio ha chiesto, in media, quasi 6mila euro, valore in aumento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Sottolineiamo questo aspetto perché come associazione stiamo intensificando il nostro impegno nel campo dell’educazione finanziaria. È un tema che sta assumendo un ruolo sempre più centrale alla luce delle incertezze che si registrano a livello internazionale, alimentate dai molteplici conflitti in corso. Bisogna proteggere e coltivare con attenzione i propri risparmi per reggere l’urto dell’inflazione ed i continui, improvvisi scossoni finanziari. E questo vale anche per spese che possono sembrare banali o uno sfizio, come quelle per un viaggio. Non vogliamo spaventare nessuno, ma anche la richiesta di un prestito per una vacanza, fatta in una condizione economica precaria, può creare dei problemi, che possono sfociare anche nel sovraindebitamento. Il consiglio che diamo, quindi, è quello di ponderare con attenzione le spese, a maggior ragione in periodi dell’anno, come il Natale, in cui solitamente si mette mano con più facilità al portafogli”.