martedì, 26 Novembre 2024

Successo per la mostra su borghi e strade della arti di Napoli

Gioielli e tessuti protagonisti dei week end di maggio e giugno

Si è chiusa con grande successo di partecipazione la mostra: “I borghi e le strade delle arti di Napoli. I gioielli e i tessuti d’oro e d’argento dei maestri dell’arte” allestita presso l’Archivio di Stato di Napoli. L’esposizione organizzata dall'Ente Provinciale del Turismo di Napoli col patrocinio dell'Assessorato al Turismo della Regione Campania, in collaborazione con il Consorzio Antico Borgo Orefici, Consorzio Napoli Centro Antico, Consorzio Antiche Botteghe Tessili e Archivio di Stato di Napoli, è stata ideata a sostegno del recupero della memoria della tradizione mercantile ma soprattutto con l’intento di dirottare i flussi turistici verso zone della città solitamente poco visitate. Ovvero, via Marina – via S. Baldacchini, via Grande Archivio – via San Biagio dei Librai. In questo modo gli ospiti hanno avuto la possibilità di conoscere, oltre alle mete consolidate come via San Gregorio Armeno, anche quartieri che ad alcuni risultavano addirittura sconosciuti a dispetto della loro storicità. A tal fine, in tutti i weekend di maggio, sono stati allestiti anche mercatini e fiere tematiche tra Borgo Orefici e Piazza Mercato con visite guidate dirette alla Mostra prima di defluire poi nel Centro Antico.
“La recente riqualificazione del Borgo degli Orefici, oggi prestigiosa porta d’ingresso al Centro Antico di Napoli, è stata l'occasione ideale per promuovere e valorizzare un nuovo percorso turistico – ha spiegato Dario Scalabrini presidente dell’Ente Provinciale del Turismo di Napoli -. Un primo esperimento che si ripeterà nel metodo e nei percorsi anche in altre aree della città poco considerate nonostante le enormi risorse storiche, culturali, artistiche e architettoniche che le caratterizzano”. Tre i percorsi proposti: L’Arte Orafa nell’Atrio del Platano; l’Arte della Moda in Sala Catasti e l’Arte del Ricamo in Sala Filangieri. E’ stato possibile ammirare pezzi spettacolari come i tessuti d’arte del Museo Archeologico, della Basilica di San Domenico Maggiore e del Museo Industriale Filangieri.

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