venerdì, 22 Novembre 2024

Stop scalo Agrigento e D’Orsi protesta in tenda

Il presidente della Provincia agrigentina: i mafiosi non lo vogliono

"Con uno scarno foglietto, definito ‘appunto', il capo di gabinetto del ministero dei Trasporti espone dubbi sull'economicità della realizzazione e gestione dell'aeroporto a Licata". E' adirato il presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, che prontamente per protesta da ieri ha trasferito il suo ufficio in una tenda nel giardino della villetta davanti al Palazzo dove hanno sede la Prefettura e l'amministrazione provinciale. "Un progetto che ha avuto il benestare dell'Enac – ha detto D'Orsi nel corso di un incontro con i giornalisti all'interno della tenda – e per il quale la Provincia ha impegnato risorse e uomini, garantendo anche i costi di gestione e senza chiedere un centesimo allo Stato, non può essere liquidato così. E' un problema di mafia. I mafiosi non vogliono che facciamo l'aeroporto. C'é qualcosa che non va – ha sostenuto D'Orsi – nell'appunto anonimo non firmato, allegato alla nota del ministero, si dice che l'istruttoria tecnica dell'Enac ha rilevato l'idoneità tecnica dell'area da noi indicata e che le dimensioni dell'aeroporto risultano compatibili con le tipologie di attività. Poi però aggiungono che non si ritiene ipotizzabile una gestione in grado di raggiungere l'equilibrio economico sia per le caratteristiche intrinseche sia per le prospettive di sviluppo del traffico. E' assurdo perché avevo  già fatto presente al ministero che della gestione ce ne saremmo fatti carico noi con le risorse della Provincia e grazie anche alla assicurazioni ricevute in proposito dal governo regionale. I cittadini – ha concluso D'Orsi – devono sapere che per realizzare l'aeroporto di Licata occorrono gli stessi soldi necessari a costruire una manciata di chilometri della nuova strada statale 640".

 

 

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