I poteri locali non sono capaci di sviluppare il progetto e gestire l'aeroporto di Salerno: il je accuse è dell'ex vicepresidente della giunta regionale campana, Antonio Valiante che in un'intervista ha spiegato il suo punto di vista sul mancato decollo di Pontecagnano. Valiante spiega che la Regione negli ultimi venti anni, ha messo a disposizione vari finanziamenti a favore dell'aeroporto, senza però che il territorio li riuscisse a sfruttare. "Nel 2000, quando ci insediammo come giunta regionale, mi adoperai per un incontro con il sindaco di Salerno e l'assessore Regionale ai Trasporti Ennio Cascetta per tentare di capire come far partire l'aeroporto. In Regione ci muovevamo dentro la logica del sistema aeroportuale campano con la Gesac, pronta a fornire il suo know how per far partire Salerno. Ci fu risposto in maniera secca e perentoria che Salerno avrebbe provveduto con le proprie forze. Dopo dieci anni il risultato è sotto gli occhi di tutti". Non sono andati meglio gli approcci con la nuova giunta provinciale che chiedeva un ingresso della Regione stessa nell'aeroporto, e così si è arrivati agli ultimi fallimenti. "Mi auguro soltanto che non si perda altro tempo – dice Valiante – La scelta giusta è inserire Salerno nel sistema campano. Capodichino è saturo. Una regione come la Campania non può avere un solo aeroporto. Senza contare che a Salerno possono guardare con interesse anche il nord della Puglia e la Basilicata. Oltre che una parte della stessa provincia di Napoli. Il resto è aria fritta. Oggi bisogna mettere in campo professionalità, non proclami".
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