venerdì, 22 Novembre 2024

Assaeroporti: urgenti regole certe e aumento tariffe

Nel 2009 scali italiani hanno subito calo traffico inferiore a media europea

"Per fortuna c'é stata la crisi altrimenti, con tariffe bloccate dal 2000, non saremmo stati attrezzati ad assorbire una crescita della domanda di trasporto aereo che comunque ci sarà". Lo ha detto il presidente di Assaeroporti, Fabrizio Palenzona, intervenendo a Milano alla presentazione del rapporto Iccsai (International Center for Competitiveness Studies in the Aviation Industry) sul mercato del trasporto aereo. La necessità di garantire un quadro regolatorio indispensabile per investire anche in un mercato (come quello aeroportuale) che ormai da anni non è più un monopolio naturale, è stata sottolineata sia dal presidente di Sea (Aeroporti di Milano), Giuseppe Bonomi, sia dal presidente di Save (aeroporto di Venezia), Enrico Marchi, che ha ventilato azioni di forza per far comprendere al governo e al sistema politico che senza investimenti pubblici i Paesi sono chiamati a costruire un sistema regolatorio atto a favorire, non a bloccare, gli investimenti privati.

Lo studio Iccsai sugli aeroporti italiani ha evidenziato che nel 2009 hanno subito una contrazione del traffico inferiore alla media europea (-2,5% Italia contro -6% Europa) con un aeroporto, quello di Fiumicino, che è quarto, con un +5,6% nell'ultimo quinquennio, nella classifica degli scali che hanno registrato la crescita maggiore di traffico. Bergamo e Bologna sono invece gli aeroporti con le migliori performance nel 2009 in termini assoluti, con rispettivamente il +700mila e +600mila passeggeri.

 

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