giovedì, 19 Dicembre 2024

Musei in risalita, boom di visitatori in primi 3 mesi 2010

+ 7,76% visitatori e +4,42 introiti: Molise al top in calo Calabria e Lombardia

Sembrano lontani i momenti bui di un anno fa per i musei italiani. Con più di 5 milioni di visitatori (+7,6%) tra gennaio e marzo per i musei statali italiani e un totale degli introiti lordi che nello stesso periodo ha superato i 14,4 milioni di euro (+4,4%), a dispetto della crisi che svuota le tasche delle famiglie italiane, Mario Resca, direttore alla valorizzazione, segna il primo punto a suo favore dopo un anno di lavoro. Al top c'è il Molise, che vanta rispettivamente un +55,12% dei visitatori e un +59,69% degli introiti lordi. In crescita del 37,32% anche i visitatori dei musei pugliesi (+58,44% introiti), del 21,51% in Campania (+14,37%introiti) e del 20,98% in Basilicata (+11,92% introiti). La maglia nera va invece alla Calabria (dove però è in ristrutturazione il museo nazionale di Reggio) con un -58,71% che si affianca ad una flessione del 90,98% degli introiti lordi. Una flessione pesante colpisce nei primi tre mesi del 2010 anche la Lombardia, con un calo del 29,73% dei visitatori  (-49,02%introiti), bene il Lazio (+10,81% +11,51%), ferma la Toscana (0,96%; -1,24%). L'archeologo Andrea Carandini, alla guida del Consiglio superiore dei beni culturali, legge nell'incremento dei visitatori prima di tutto un risultato della direzione per la valorizzazione: "Certe promozioni, che hanno fatto un po' discutere – nota – hanno avuto successo e si comincia a percepire la nuova filosofia che mette al primo posto il visitatore". E aggiunge che risultati anche migliori "si vedranno quando saranno state fatte le gare per i servizi aggiuntivi". Intanto però è già scattato l'allarme per la carenza di personale, che renderà sempre più difficile tenere aperti i musei.

A tal proposito, la Uil ha presentato al ministro Sandro Bondi un pacchetto di proposte. Tra queste, l'idea di una tesserina elettronica per snellire le code e risparmiare personale all'entrata dei musei e l'accordo con la Conferenza dei Rettori per far fare ai giovani laureati un tirocinio di 1 anno o 2 nei beni culturali. Ma anche corsi di aggiornamento per trasformare i custodi in guide preparate e un autofinanziamento, chiedendo un euro per ogni visitatore, per assumere personale a tempo nei periodi più affollati. Perché i visitatori sono in aumento, ma troppi ancora – più della metà del totale – non pagano il biglietto.

 

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