Il 2010 non si era chiuso con un bilancio del tutto positivo per la Tunisia, sia per via della crisi finanziaria a livello mondiale, sia per la concorrenza di altri Paesi. Ora ad aggravare la situazione ci sono gli eventi di questi ultimi giorni che si stanno estendendo nelle località turistiche, da La Marsa a Cartagine e Sidi Bou Said, nell'area di Tunisi, fino ad Hammam e a Djerba, sulla costa a sud della capitale. Il problema vero – per il settore turistico – non sono le defezioni in questo periodo di bassa stagione, con prezzi "tutto compreso" ridotti al minimo. Il problema è l'impatto che si avrà sul turismo di massa, quello della stagione tarda primavera-estate. Per provare a risalire la china, negli ultimi giorni dello scorso anno, ancora prima degli avvenimenti di questi giorni, il ministro del Turismo, Slim Tatli, aveva avuto una serie di incontri con gli operatori ed i tecnici del settore al fine di trovare i modi, nel più breve tempo possibile, per rilanciare il settore. Intanto, in seguito al coprifuoco decretato dal governo a tempo indeterminato nella zona di Tunisi, Alitalia ha modificato gli orari dei propri collegamenti con Tunisi, spostando i voli della sera alla mattina presto. A partire da domani, inoltre, la compagnia ha previsto l'impiego di un aeromobile più grande, che partirà da Roma alle 6 con arrivo alle 7.20, in modo da favorire chi volesse anticipare il proprio rientro da Tunisi.
