Il 2010 si è concluso per il comparto alberghiero con l'ennesima doccia fredda. A dicembre i pernottamenti sono diminuiti del 2,7% rispetto all'anno scorso e, quindi, complessivamente, da gennaio a dicembre si è registrato un modestissimo +0,4% di presenze. I risultati emergono dai dati relativi al monitoraggio mensile effettuato dalla Federalberghi (l'inchiesta è stata svolta dal 3 al 7 gennaio, intervistando con metodologia internet 1.185 imprese ricettive, distribuite a campione sull'intero territorio nazionale).
"L'ulteriore calo delle presenze turistico-alberghere registrato a dicembre – sostiene Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – rappresenta per le imprese ricettive italiane l'ennesimo campanello d'allarme di una annata che ha visto una stagnazione complessiva del mercato per numero di arrivi e presenze, un drastico calo di lavoratori ed un preoccupante calo del giro d'affari". Per quel che riguarda l'occupazione, infatti, a dicembre il calo dei lavoratori a tempo indeterminato è stato del 3,9% mentre quelli a tempo determinato sono cresciuti del 3,9%, generando da gennaio a dicembre comunque una perdita complessiva del 2,4% (rispetto a gennaio/dicembre 2009), in ragione di un -3,6% di lavoratori a tempo indeterminato ed un -0,7% di lavoratori a tempo determinato.
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