Il direttore generale di Federalberghi, Alessandro Massimo Nucara, in audizione presso la Commissione Ambiente della Camera, ha espresso il parere favorevole della federazione sul decreto di semplificazione edilizia e urbanistica e ha richiamato l’attenzione su alcuni correttivi che si rendono necessari al fine di prevenire un utilizzo distorto della normativa.
In merito alla semplificazione delle procedure per il cambio di destinazione d’uso degli immobili, Nucara ha ricordato che l’utilizzo ai fini turistici degli immobili residenziali esistenti provoca l’espulsione dei residenti dai centri storici e ha definito “meritevoli di approfondimento” le considerazioni espresse dall’Anci, concernenti l’opportunità di mantenere in capo ai comuni, in circostanze particolari, la facoltà di porre limiti al cambio di destinazione. Ha inoltre proposto di introdurre una nuova categoria funzionale, al cui interno accogliere gli immobili residenziali che vengono destinati alle locazioni brevi.
L’esistenza di una categoria ad hoc, secondo il direttore di Federalberghi, potrebbe più agevolmente consentire alle amministrazioni comunali di governare il fenomeno, anche modulando i tributi locali, ad esempio differenziando tra l’aliquota Tari applicata alle famiglie e quella prevista per gli appartamenti in cui si svolge attività turistico ricettiva. Nucara ha espresso poi preoccupazione in merito all’ipotesi – circolata nei giorni scorsi – di ridurre da 28 a 20 metri quadri la dimensione minima degli appartamenti, in quanto, se non si fa attenzione, è forte il rischio che il risultato sia quello di conferire una patente di legalità anche alle soluzioni più estreme, come ci hanno insegnato i noti episodi di turisti che negli anni sono stati messi a dormire in soffitte, magazzini, garage e addirittura sui balconi, con una modalità che un quotidiano battezzò efficacemente come “case pollaio”.