Punta a riportare i francesi a viaggiare in Tunisia la vasta campagna di promozione lanciata dal governo di Tunisi a oltre tre mesi dalla caduta del regime di Ben Ali. Che gioca sulle voci di violenze legate alla recente rivoluzione, con l'obiettivo di sfatare la paura dell'insicurezza e riportare i turisti nel Paese. Peccato solo che la campagna, costata 3 milioni di euro al governo tunisino, continui a comparire sui grandi giornali francesi, nonostante il Paese sia tornato ad essere teatro di una recrudescenza del caos e degli scontri, in particolare, tra manifestanti e polizia.
Così, su uno stesso giornale che riporta le drammatiche notizie provenienti da Tunisi può capitare di incappare su un'intera pagina pubblicitaria finanziata dall'ufficio del turismo: "Sembra che in Tunisia la tensione sia ai massimi livelli", recita uno degli slogan della campagna, accompagnato dalla foto di una giovane donna sdraiata a prendere il sole in una magnifica spiaggia del Paese.
Un altro scatto scommette invece sul patrimonio artistico: "Si racconta che la Tunisia sia un campo di rovine". Ma lo scatto ritrae splendide vestigia dell'antichità.
