giovedì, 19 Dicembre 2024

Tassa soggiorno, il no di Confturismo Marche Nord-Confcommercio

Varotti e Serra: follia che metterebbe fuori mercato l’offerta turistica pesarese

"Leggiamo sulla stampa ed ascoltiamo le voci di taluni amministratori comunali che per riuscire a fronteggiare le difficoltà economiche ed i tagli subiti l'amministrazione comunale stia seriamente pensando di applicare la tassa di soggiorno. A questi Amministratori ribadiamo preventivamente la contrarietà netta ed assoluta di Confturismo Marche Nord-Confcommercio e della nostra Associazione Pesarese Albergatori Apa". Sono le parole di Angelo Serra e Amerigo Varotti, rispettivamente presidente e segretario di Confturismo Marche Nord-Confcommercio contro l'ipotesi di introdurre la tassa di soggiorno nel Comune di Pesaro. "Sarebbe una follia e metterebbe fuori mercato l'offerta turistica pesarese che è basata prevalentemente sul turismo balneare. Un turismo, quello estivo, che determina la maggior parte delle presenze turistiche con pochi margini di redditività, soggetto com'è ad una fortissima concorrenza sui prezzi soprattutto da parte delle vicine località romagnole che non hanno alcuna intenzione di introdurre la tassa. È fuorviante far riferimento ad Ancona o San Benedetto del Tronto, dove i Comuni hanno introdotto la tassa. I nostri concorrenti non sono loro ma la Romagna e la tassa di soggiorno porterà le adv ed i TO a scegliere quelle località anziché Pesaro. Vogliamo il tracollo delle presenze turistiche e quindi l'esistenza delle nostre imprese ricettive? E poi c'è un problema di ordine legislativo: la tassa di soggiorno non è, per legge, una soluzione per ripianare i bilanci. Dovrebbe essere investita in iniziative di carattere turistico. Sarebbe quindi necessario un preventivo progetto di interventi sul turismo con l'allocazione delle risorse derivanti dalla tassa. Ma pensare di introdurre la tassa di soggiorno per sanare i problemi del bilancio del Comune non è solo sbagliato ma anche illegittimo".

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