Il maltempo che ha colpito l'Italia non ha centrato l'obiettivo, almeno sino ad oggi. Le abbondanti nevicate hanno mancato infatti tutta l'area che va dal Trentino sino al Veneto ed è in questo periodo che si dovrebbero concentrare le settimane bianche, che invece stentano a decollare in tutta questa zona. "La crisi sta colpendo con forza le società di gestione degli impianti, che rischiano un vero e proprio fallimento", spiega Massimo Ferruzzi di Jfc e responsabile dell'Osservatorio italiano del turismo montano. Vanno meglio le cose in tutto l'arco alpino della Valle d'Aosta, Piemonte e Lombardia: con queste nevicate sperano in una definitiva partenza della stagione sciistica anche le destinazioni dell'Appennino, che hanno sofferto, sino ad oggi, anche di crolli di fatturato che hanno raggiunto in molti casi il -50%.
L'Osservatorio del turismo montano ha analizzato il tipo di clientela giunta finora in montagna che è stata in maggior parte clientela fedele, di ritorno. In particolar modo, i clienti italiani optano per quelle strutture ricettive che sono in grado di offrire l'area benessere (65,52%); il servizio wireless gratuito nelle strutture dell'ospitalità (36,96%); il servizio navetta di collegamento con le piste da sci (17,36%); il miniclub (12,04%). E ancora, attività di animazione ed escursioni (in motoslitta, sleddog, ciaspole, winter trekking) sono importanti per l'11,48%; la ristorazione tipica per il 10,92% mentre l'8,68% richiede massima flessibilità negli orari del breakfast e della ristorazione.
Due i servizi che gli ospiti considerano essenziali, ormai irrinunciabili: il parcheggio privato e la ski-room. Vi sono invece alcuni elementi che gli italiani giudicano come dei "freni" nella scelta sulla destinazione: per esempio, le località senza area pedonale perdono fascino. E ancora, non piace la mancanza di un sistema di booking unico: gli ospiti prediligono quelle località che sanno garantire un sistema di prenotazione dei servizi (skipass, skibus, collegamenti) unico e facilmente fruibile. Scoraggiano poi le scarse opzioni oltre lo sci mentre tutto ciò che è collegabile col benessere diventa un valore competitivo importante. Sono infatti le località che sanno coniugare lo sci con il wellness per tutti a riscontrare difficoltà minori e le destinazioni "child friendly", capaci di offrire servizi ad hoc per i bambini negli hotel, sulle piste e nelle aree pubbliche, sono quelle più richieste dal mercato.
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