giovedì, 19 Dicembre 2024

Terme a rischio collasso, e Cardinale pensa a comitato nazionale

Il sottosegretario intende dare continuità al settore e lanciare marchio di qualità

Più certezze "per evitare il collasso" del settore termale che conta 378 strutture diffuse su 180 comuni, in tutte le Regioni, e con oltre 65mila addetti diretti e indiretti. All'appello del presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci, durante gli Stati generali del termalismo promossi a Montecatini Terme dall'Associazione Nazionale Comuni Termali (Ancot), ha riposto il sottosegretario alla Salute Adelfio Elio Cardinale assicurando la volontà delle istituzioni di salvaguardare questa ricchezza made in Italy. "E' fondamentale – ha spiegato Cardinale – promuovere una migliore comunicazione con i cittadini e con i medici di famiglia per evidenziare l'utilità del settore termale".   
Un patrimonio, però, in pericolo: secondo Pecci, infatti, le imprese termali rischiano di "rimanere strangolate dal debito di molte Regioni nei confronti delle strutture, dall'aumento del costo del lavoro, dal mancato rinnovo degli accordi sulle tariffe. Serve un quadro di certezze per salvare lo straordinario patrimonio termale italiano e servono misure finalizzate, contributive, fiscali e di defiscalizzazione, per riavviare un trend di crescita che interessa anche le attività e le vocazioni di benessere e di turismo termale di molti territori".  
Per questo Cardinale intende "sollecitare innanzitutto una proposta di legge già in commissione al Senato che prevede l'istituzione di un comitato nazionale permanente che dia continuità al settore, al di là dei cambi dei governi". Il termalismo, ha inoltre rilevato Cardinale, "deve rimanere sotto l'egida del Servizio sanitario nazionale in qualità di ambito della medicina preventiva e riabilitativa, ma si può pensare ad una gestione sperimentale pubblico-privata per le strutture". Altro progetto é quello di incentivare il numero di borse per le scuole di Medicina termale e di istituire un marchio di qualità, una sorta di bollino blu, per il termalismo made in Italy. Tra i progetti allo studio, anche una convenzione con l'Inail affinché i soggetti che hanno subito incidenti sul lavoro possano usufruire degli effetti riabilitativi del termalismo. Disponibilità, infine, da parte del sottosegretario, a valutare la richiesta di Federterme e Ancot di sospensione del pagamento dell'Iva per un triennio.

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