giovedì, 19 Dicembre 2024

Taormina, albergatori uniti contro la tassa di soggiorno

Il balzello contribuirà a disincentivare il turismo e a favorire ospitalità extralberghiera sommersa

Negli ultimi giorni si è tornato a discutere dell'eventualità di introdurre o meno la tassa di soggiorno a Taormina. Ma gli albergatori frenano. "Gli Albergatori di Taormina tutti – si legge in una nota – si dichiarano estremamente sorpresi e preoccupati, anche perché tale provvedimento legislativo è di esclusiva competenza della Regione Siciliana, che lo ha sospeso fino a luglio 2012. Nella finanziaria regionale, infatti, è stata presentata la proposta ‘Sicilia no Tax', che verrà quanto prima discussa in Aula, speriamo con esito positivo".
Per gli albergatori della Perla dello Jonio, si tratta di "un provvedimento miope, che danneggia la competitività di un settore che dovrebbe essere traino di sviluppo per tutte le attività produttive che operano a Taormina. Un provvedimento iniquo, perché colpisce proprio quelle aziende che contribuiscono maggiormente a riempire le casse comunali".
"Bisogna inoltre tener conto – continua la nota – che l'ospitalità extralberghiera si è sviluppata, negli ultimi anni, senza controllo, favorendo il sommerso e, quindi, una concorrenza sleale nei confronti dell'industria alberghiera. La stessa introduzione della imposta di soggiorno contribuirà a disincentivare il turismo a Taormina, che soffre di una accesa competizione internazionale e della mancanza di adeguate infrastrutture logistiche. Occorre, ove possibile, cercare tra le pieghe del bilancio comunale (18 milioni di euro di cui oltre il 70% di costi impegnati in spese correnti) di reperire le risorse, contenendo la spesa pubblica e di elevare gli standard dei servizi di cui la città necessita. Gli albergatori – conclude la nota – hanno sempre contribuito e sempre continueranno a farlo, per consentire alla città di mantenere quel ruolo e quella posizione che le compete nel panorama turistico internazionale".

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