Il Ponte sullo stretto di Messina non é una priorità. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. "Non c'é una scelta definitiva ma io non lo considero tra le infrastrutture prioritarie a cui dedicarci", ha sottolineato. Da qui al 2015 il governo intende attivare investimenti infrastrutturali per oltre 100 miliardi, ma il Ponte non è nell'elenco delle grandi opere. Parole che hanno sollevato il tradizionale e inevitabile polverone di polemiche, sia da parte di chi, come l'ex ministro Altero Matteoli, critica il governo per l'abbandono del progetto, sia da parte di chi invece, come Felice Belisario dell'Idv, avrebbe preferito una presa di posizione ancora più netta contro la realizzazione del Ponte.
Perplesso l'assessore regionale al Lavoro, Giuseppe Spampinato: "la realizzazione della infrastruttura movimenterà risorse e creerà posti di lavoro e l'opera realizzata rappresenterà un volano di crescita per il Sud, ma soprattutto bisogna riflettere sul fatto che siamo al progetto definitivo e che bisognerebbe, oltre alle considerevoli somme già spese, in caso di abbandono, quantificare l'entità delle penali da pagare alle imprese impegnate nella realizzazione dell'opera. Siamo fiduciosi che la decisione presa non sia definitiva e che queste considerazioni aiutino a decidere di non abbandonare il progetto".