venerdì, 22 Novembre 2024

Arrivano i primi soldi dell’Ue per il Ponte: 25 mln per la ferrovia

Arrivano i primi fondi dall’Unione Europea per la costruzione del Ponte sullo Stretto. La Società Stretto di Messina e l’Agenzia Cinea (Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency della Commissione Europea) hanno firmato un accordo, il Grant Agreement, per l’erogazione di un “contributo a fondo perduto di circa 25 milioni di euro” che copre il 50% dei costi di progettazione esecutiva dell’opera, per la parte imputabile all’infrastruttura ferroviaria.

“La sottoscrizione dell’accordo di sovvenzione, unitamente al recente inserimento del Ponte nell’ambito del corridoio ‘Scandinavo-Mediterraneo’, da parte del Consiglio Europeo, conferma il ruolo strategico dell’opera per l’Europa e pone le premesse per poter reperire ulteriori risorse a copertura dei costi di realizzazione dell’opera, con concreta prospettiva di riduzione dell’onere a carico del bilancio dello Stato”, sottolinea l’amministratore delegato della SdM, Pietro Ciucci.

E anche per il Mit l’accordo “è la conferma della serietà del progetto e dell’interesse sovranazionale” di un’opera strategica, “nonostante gli ultrà dei no al progresso che fanno il male dell’Italia”, afferma il ministero di Porta Pia.

La proposta presentata dalla Stretto di Messina a gennaio 2024, attraverso l’adesione al bando Connecting Europe Facility for Transport (CEF-T 2023), “è stata valutata positivamente” da Cinea perchè il Ponte sullo Stretto di Messina “è rispondente ai criteri selettivi” previsti dalla Commissione Ue rispondenti a: Priorità e urgenza, maturità, qualità, impatto ed effetto catalizzatore, spiega la SdM. In particolare, la Commissione Europea ha evidenziato che il progetto è di “interesse collettivo”, dal momento che incide su tutti e quattro gli obiettivi definiti nella regolamentazione dei corridoi TEN-T, ovvero “coesione, efficienza, sostenibilità e incremento dei benefici” per gli utenti. Tra i parametri valutati anche “le positive ricadute socioeconomiche e ambientali” del progetto, la riduzione dei tempi di viaggio, dell’impatto acustico e delle emissioni inquinanti. “Positiva valutazione” anche per la capacità del progetto di “incrementare l’accessibilità e lo sviluppo economico” di Calabria e Sicilia migliorando le connessioni, spiega ancora la società.

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