Un ponte di collegamento tra i versanti del Gran Sasso, dal santuario di San Gabriele alla Basilica di Collemaggio passando per la chiesetta di San Pietro della Jenca. È quanto propone ‘San Pietro della Jenca’, libro di Monica Pelliccione, giornalista e scrittrice aquilana, che verrà presentato il 30 ottobre, alle 17, nella sala consiliare del Comune di Teramo, nell’ambito del convegno ‘Il Gran Sasso d’Italia tra suggestioni e sacralità’.
“L’iniziativa – spiega l’autrice – non si identifica come un mero appuntamento culturale, ma un tavolo di confronto utile a tracciare le linee guida per un progetto di sviluppo turistico-religioso legato alla valorizzazione del Gran Sasso, sui due versanti, aquilano e teramano. Un percorso ideale che, dal santuario di San Gabriele, tocca il santuario della Jenca, tanto caro a Giovanni Paolo II, per arrivare alla basilica di Collemaggio, all’Aquila”.
Il progetto punta alla valorizzazione dei luoghi sacri del Gran Sasso, testimonianza di vita e di spiritualità, per intercettare nuovi flussi turistico-religiosi.
“La chiesa in pietra della Jenca, arroccata sul Gran Sasso, il primo santuario dedicato a Karol Wojtyla, conserva intatto il fascino mistico della meditazione – afferma Pelliccione – È qui che Giovanni Paolo II si è rifugiato in preghiera centinaia di volte, accompagnato dal fedele segretario, don Stanislao. Un’atmosfera che, ancora oggi, avvolge il santuario della Jenca e lo rende mèta privilegiata di pellegrinaggio, tra la quiete delle montagne – prosegue – ma che tanti autobus di turisti raggiungono senza poi trovare nulla: la zona dovrà essere infrastrutturata e per riuscirci Comune e Arcidiocesi dovranno parlarsi e lavorare insieme”.