"Indosso la Basilicata come il più bello degli abiti confezionato dal più bravo dei sarti". La regista canadese Katalin Eszterhai presenta così "Basilicata, Terra dei Lucani", il suo docu-film recentemente ultimato. Prodotto dalla Georgicam Inc – di cui la regista è direttrice – in collaborazione con l'Apt e la Regione Basilicata, in 137 minuti il film racconta la regione percorsa da nord a sud con le voci degli stessi lucani intervistati dalla Eszterhai, la quale si è avvalsa del supporto del marito, George Lajtai, direttore della fotografia.
Immagini mozzafiato restituiscono le ricchezze e le tradizioni che la Basilicata preserva e vuole continuare a svelare, da Potenza a Matera, dalla Costa Ionica a quella Tirrenica, passando per il Parco Nazionale del Pollino fino ad arrivare al Vulture Melfese.
La presenza della regista canadese in Basilicata, ha visto insieme l'Agenzia di Promozione Territoriale e di Cinemadamare, la più lunga rassegna internazionale itinerante del cinema digitale giunta alla sua ottava edizione.
Soddisfazione per la sinergia tra la manifestazione e l'Apt, è stata espressa da Franco Rina, direttore e fondatore di Cinemadamare. "Iniziative come questa – ha spiegato – non possono che far guadagnare un plauso ai Piot, i Pacchetti Integrati di Offerta Turistica, in grado di mettere in rete realtà e persone che prima non comunicavano tra loro, innescando – ha aggiunto – un meccanismo che porterà bene al nostro territorio".
Condiviso anche dal direttore dell'Apt, Gianpiero Perri, il rapporto di collaborazione con la rassegna cinematografia: "La nostra scommessa – ha osservato – è investire su tutto ciò che può trasformare i nostri tesori in produttività. Stiamo compiendo uno sforzo immenso per superare l'estemporaneità, per questo intendiamo creare, sull'esperienza di ‘Matera, città raccontata' , da estendere a tutta la Basilicata, una banca dati contenente i contributi con cui tutte le personalità come Katalin Eszterhai ci onorano".