Slow Food Calabria ha partecipato all’edizione 2022 di Terra Madre che si è conclusa ieri a Torino. Grazie alla fattiva collaborazione con la Regione Calabria e la Città Metropolitana di Reggio Calabria, mettendo al centro l’attività dei cuochi calabresi del progetto ‘Alleanza Slow Food dei Cuochi’ che diventano “i messaggeri, gli interpreti e i facilitatori di questo itinerario di valori – ha spiegato il portavoce regionale di Slow Food Calabria, Michelangelo D’Ambrosio – in una visione del futuro del cibo che trova forza nel suo passato, nella sua storia, e volge lo sguardo alla sostenibilità, alla qualità imprescindibile dalla dignità, considerandole la strada maestra da perseguire per una vera transizione ecologica, il movimento chiocciolato punta a costruire una visione strategica delle aree interne come vera risorsa per l’intera Calabria tra restanza e nuove strategie è stato sottolineato dal comitato esecutivo regionale di Slow Food”.
Nel corso delle giornate la Calabria si è proposta come terra nella quale progettare attorno alle esigenze dei viaggiatori e delle comunità locali, mettendo al centro la qualità dei servizi e la salute del pianeta, presentando la Scuola di cucina ‘Uno chef per Elena e Pietro’ come nuovo modello formativo che punta verso questi obiettivi. Ieri, nell’ultima giornata, il focus si è spostato sui grani, i pani e le birre. “Il pane – ha spiegato D’Ambrosio – è uno degli elementi distintivi delle comunità della nostra regione, è urgente e importante ritornare a coltivare il grano tradizionale dei territori vocati a queste produzioni, ottenere farine con capacità nutritive intatte per una alimentazione sana, avviare progetti virtuosi di economia circolare e sostenibile, scoprire nuove aree di mercato come i birrifici artigianali che aggiungerebbero un valore assoluto alle produzioni brassicole calabresi”.
Tags:slow food calabria