La Calabria scommette sull’accoglienza per i turisti balneari

Tra provocazione e convinzione a Paola è nata la figura del direttore di stabilimento balneare. A beneficiarne sono stati 14 giovani che hanno partecipato a un master di 400 ore realizzato da Cescot Calabria insieme al Consorzio di stabilimenti balneari "Terredamare" e Confesercenti Cosenza.
La consegna degli attestati ai 14 giovani direttori è avvenuta lo scorso sabato 25 gennaio, a Paola, nel corso di un convegno sulle imprese balneari intitolato "Dalla precarietà alla professionalizzazione del settore". 
"La nascita di questa nuova figura professionale – ha sottolineato Tullio Romita, direttore Master Turismo e Turismo relazionale – di fatto sancisce l'evoluzione degli stabilimenti balneari che da imprese puntano a ricoprire un ruolo più specifico nel settore dell'ospitalità e dell'accoglienza sia nei confronti del turista che del residente indigeno".
Per Sergio Stumpo, esperto di pianificazione turistica, "si sente sempre più forte la necessità di professionalizzare al massimo tutte le aziende della filiera turistica".
Francesco Tarsia, dirigente regionale intervenuto al posto di Alfonso Dattolo, assessore regionale Urbanistica e Demanio, ha posto l'accento sulla richiesta degli stabilimenti balneari di allungare la stagione da aprile a ottobre. Richiesta accolta dal Gerardo Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza che si è anche detto pronto ad ascoltare le esigenze del mondo imprenditoriale e ha convenuto sulla possibilità di un miglior utilizzo dei circa 2 km della costa di Paola.
"In Calabria – ha sottolineato Vincenzo Farina, presidente Confesercenti Provinciale Cosenza nonché presidente Fiba Calabria – da circa 10 anni ci si è dotati di Legge Regionale di pianificazione del demanio marittimo ad uso turistico, e grazie all'attuazione della stessa, mediante il relativo Piano d'Indirizzo Regionale, sono stati orientati processi virtuosi di programmazione territoriale finalizzati a migliorare l'offerta turistico balneare delle nostre coste. In particolare, tramite la classificazione degli stabilimenti balneari attraverso le stelle marine, che però ad oggi non è stata ancora attuata".
A tal proposito, Francesco Imbroisi, presidente Fiba Cosenza, ha avanzato la richiesta "di prevedere per legge, la figura del direttore di stabilimento balneare per tutte le strutture che avranno da 4 stelle in su, così come avviene oggi per la ricettività notturna".  
Marco Cupello, presidente Terredamare, ha invece illustrato le novità che caratterizzano il consorzio che dirige. "Il primo obiettivo che ci siamo posti è stato quello di creare un gruppo coeso di imprenditori che riuscisse a realizzare tutte quelle iniziative mirate alla riduzione dei costi delle aziende associate presentandoci all'esterno come unico soggetto imprenditoriale. Un risultato raggiunto con ottimi risultati visto che ad oggi, alla fine del secondo anno di vita, contiamo 22 imprese associate e nel 2014 puntiamo a raggiungere quota 50".
Le conclusioni sono state affidate a Vincenzo Lardinelli, presidente nazionale Fiba che, con immagini suggestive, ha ripercorso la storia degli antichi lidi italiani sottolineando come gli stabilimenti siano stati lo scenario dei cambiamenti più profondi della nostra società.

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