Consegnata la Bandiera Blu 2009 della Fee (Foundation for Environmetal Education) Italia al comune di Cariati, in provincia di Cosenza. La cerimonia si è svolta nella sede dell’amministrazione provinciale cosentina ed è servita da occasione per il presidente della Giunta, Mario Oliverio, di esprimere soddisfazione per l’importante riconoscimento che è l’unico conferito ad un comune della provincia di Cosenza. Oliverio ha manifestato l’auspicio che nella provincia, che è la più grande della Calabria, possa sempre più maturare, crescere ed affermarsi una cultura a favore del turismo sostenibile e dell’educazione ambientale
Con quella conferita a Cariati, sono quattro quest’anno le Bandiere Blu calabresi: gli altri comuni insigniti sono Cirò Marina-Punta Alice (Crotone), Roccella Jonica e Marina di Gioiosa Jonica (Reggio Calabria). La valutazione dei comuni e dei porti turistici (realizzata in collaborazione con il Dipartimento al Turismo, il ministero delle Politiche agricole, le Capitanerie di porto, l’Enea, l’Ispra, il coordinamento degli assessorati al turismo, i sindacati balneari e la Fin) si è basata non solo sulla validità delle acque di balneazione, ma anche sull’esistenza e sul grado di funzionalità degli impianti di depurazione, sullo smaltimento dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata e alla gestione dei rifiuti pericolosi; sulle iniziative promosse dalle amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo (aree pedonali, piste ciclabili, aree verdi etc), sulla valorizzazione delle aree naturalistiche presenti sul territorio; sulla cura dell’arredo urbano e delle spiagge, sulla possibilità di accesso al mare per tutti i fruitori senza limitazioni; sulla certificazione ambientale e sulla presenza di attività di pesca ben inserita nel contesto della località marina.
Con quella conferita a Cariati, sono quattro quest’anno le Bandiere Blu calabresi: gli altri comuni insigniti sono Cirò Marina-Punta Alice (Crotone), Roccella Jonica e Marina di Gioiosa Jonica (Reggio Calabria). La valutazione dei comuni e dei porti turistici (realizzata in collaborazione con il Dipartimento al Turismo, il ministero delle Politiche agricole, le Capitanerie di porto, l’Enea, l’Ispra, il coordinamento degli assessorati al turismo, i sindacati balneari e la Fin) si è basata non solo sulla validità delle acque di balneazione, ma anche sull’esistenza e sul grado di funzionalità degli impianti di depurazione, sullo smaltimento dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata e alla gestione dei rifiuti pericolosi; sulle iniziative promosse dalle amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo (aree pedonali, piste ciclabili, aree verdi etc), sulla valorizzazione delle aree naturalistiche presenti sul territorio; sulla cura dell’arredo urbano e delle spiagge, sulla possibilità di accesso al mare per tutti i fruitori senza limitazioni; sulla certificazione ambientale e sulla presenza di attività di pesca ben inserita nel contesto della località marina.
