La Calabria punta su turismo religioso e naturalistico

“Nel mercato turistico la Calabria punta anche sull’offerta naturalistica e religiosa, approfondendo le esigenze turistiche del visitatore, misurando il livello di soddisfazione dei servizi erogati della cosiddetta ‘destinazione Calabria’ nel mercato nazionale ed internazionale”. È quanto ha affermato Antonella Stasi, presidente facente funzione della Regione Calabria, presentando i risultati relativi ai progetti interregionali di eccellenza sul turismo naturalistico e religioso, finanziati con fondi statali. Alla conferenza hanno preso parte Pasquale Anastasi, dg Dipartimento Turismo della Regione, e i rappresentanti della Sial servizi. L’obiettivo è rafforzare l’attuale offerta anche attraverso l’ascolto consapevole dei principali ‘portatori d’interesse’: turisti, TO e operatori calabresi. Il 91.3% dei turisti, che hanno scelto la Calabria per le vacanze, hanno optato per una località di mare, visitando anche il territorio del comprensorio scelto. Tra i siti religiosi più gettonati il Santuario di San Francesco da Paola (52.5%), seguono la Certosa di Serra San Bruno e Santa Maria dell’isola a Tropea entrambi visitati dall’8.5% di turisti. Di interesse anche il santuario della Madonna della montagna di Polsio con il 5.3%. Inoltre, spicca il comune di Paravati per via del culto legato alla figura di Natuzza Eolo e il Duomo di Cosenza.
Tra le località del turismo naturalistico preferite dai vacanzieri in Calabria in vetta si posiziona il Parco nazionale della Sila, a seguire il Parco nazionale del Pollino e il Parco nazionale dell’Aspromonte. Tra i punti di forza del servizio turistico calabrese quello che ha raggiunto maggiori indici di soddisfazione è il servizio di ospitalità e accoglienza delle persone del luogo, i servizi di ristorazione e l’enogastronomia, l’economicità e i prezzi dei servizi, il fattore sicurezza dei turisti. 

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