Malumore a Napoli per il sensibile aumento, fino al 60% della Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani. Al coro di proteste che si levano da ogni categoria sociale, si aggiunge quella degli operatori del turismo. “Serve un confronto urgente con le istituzioni – ha dichiarato il presidente sezione Turismo dell'Unione industriali. Mario Pagliari -. Abbiamo sempre pagato la Tarsu e siamo pronti a pagare anche questa volta, nonostante gli effetti devastanti che proprio l'emergenza rifiuti ha avuto sulle nostre attività”. Pagliari sottolinea come le strutture ricettive cittadine, siano tra i soggetti più “tartassati”: “Gli alberghi, dopo i ristoranti, pagano la Tarsu più alta: 19 euro al metro quadrato. Proporremo che anche gli hotel paghino la fascia più alta in base alla quadratura delle proprie cucine e delle sale da pranzo, ma chiederemo una tassazione più contenuta per i corridoi, le camere, le hall e per tutti gli spazi comuni dove di spazzatura se ne produce davvero poca». Una proposta avanzata da un settore in cui cresce l’offerta, ma non la domanda”.