sabato, 28 Dicembre 2024

Le opere del Mann volano in Cina con ‘Pompeii, the infinite life’

Dall’8 febbraio il Museo Archeologico Nazionale di Napoli porta Pompei in Cina con 5 mostre itineranti e 120 tra opere e preziosi reperti. Direttamente dai depositi del MANN arriva al Jinsha Archaeology Museum di Chengdu, anche il ‘calidarium’ della Villa della Pisanella di Boscoreale, uno degli ambienti termali privati di età romana più completi e meglio conservati.

In viaggio il celebre ‘balneum’, opera idraulica dell’antichità. Al suo rientro nel 2019 farà parte della storica ‘sezione tecnologica’ del Mann che sarà riaperta.
‘Pompeii, the infinite life 2018’, nell’anno del turismo Europa-Cina, è un progetto voluto da ChinaMuseum Ltd di Pechino con la collaborazione della Direzione generale dei Musei del Mibact. “È un onore essere coinvolti in questa grande operazione culturale – afferma Paolo Giulierini, direttore del Mann – che ci auguriamo porterà tanti visitatori sia nelle mostre sia, di riflesso, nel nostro museo, considerata la costante crescita di turisti cinesi appassionati di archeologia. L’occasione delle mostre darà anche la possibilità di confronto sui temi della conservazione, della valorizzazione, della promozione territoriale e delle ricerche tecnologiche: basti pensare al videogame del Mann (Father & Son) che abbiamo tradotto anche in cinese. Possediamo, nei nostri sterminati depositi – aggiunge – un rocchetto con un filo di seta di probabile produzione cinese. Si tratta di un pezzo senza confronti che al momento è oggetto di restauro e di studio”.
Si parte da Chengdu, durante il Festival del Sole, fino al 3 maggio; le altre tappe saranno Qinshihuang Mausoleum Museum (1 giugno – 24 agosto), Tianjin Museum (21 settembre 2018 – 14 dicembre 2018; Wuhan Museum (Febbraio Marzo 2019) più un il quinto museo da definire. In sei sezioni l’allestimento ricostruisce la domus pompeiana (in mostra anche reperti organici come il cibo carbonizzato) con un atrio, proiezioni e video-mapping, in un percorso che partendo dal dramma dell’eruzione sottolinea l’eternità della bellezza sopravvissuta. I reperti di Pompei interagiranno con le meraviglie dei siti archeologici cinesi. Così a Jinsha si incontrano i misteri della dinastia Shang e Zhou (fino al XVII secolo A.C.), a XI’an i guerrieri di Terracotta portano Pompei nel terzo secolo A.C. e al museo di Panloncheng la cultura di Erligang 1600-1450 A.C. si confronta con il mito di Dioniso. Le mostre nelle varie sedi, saranno accompagnate da eventi legati al cibo, a partire dallo street food napoletano, ma anche al design e alla moda italiana.

News Correlate