Pompei/2, Bray e Triglia vogliono accelerare i tempi

Situazione sito archeologico campano presenta elementi di indubbia criticità

“Accelerazione del piano delle opere e rafforzamento della governance del progetto  insieme con l'adozione delle misure necessarie per potenziare le capacità gestionali della soprintendenza e garantire una maggiore fruibilità dell'area archeologica". È quanto hanno annunciato Massimo Bray e Carlo Triglia, rispettivamente ministro dei beni Culturali e del Turismo e della Coesione Territoriale.
“Ci sarà un'accelerazione nei tempi e nella dimensione degli appalti per i restauri – assicurano Bray e Trigilia – in modo da garantire che i 105 milioni di fondi europei a disposizione del Grande Progetto siano utilizzati entro il 2015. E ci sarà anche un intervento specifico volto ad aumentare il personale di custodia”.  
Inoltre, Bray e Trigilia hanno deciso “di mettere in atto una procedura di monitoraggio continuo dei progressi effettuati che saranno periodicamente comunicati anche attraverso un sito web dedicato”. 
“La situazione attuale del sito archeologico campano – spiega una nota del Mibac – presenta elementi di indubbia criticità, tuttavia occorre ricordare che il Grande Progetto Pompei, approvato nel marzo 2012 e finanziato con fondi europei, ha già avviato una serie di cambiamenti che devono essere fortemente accelerati per realizzare entro il 2015 gli obiettivi richiesti dall'Ue:  mettere in sicurezza il patrimonio, arrestandone le situazioni  di degrado; garantire per il futuro la migliore conservazione; contribuire allo sviluppo territoriale; assicurare il rispetto assoluto di condizioni di legalità e sicurezza, senza ricorrere a interventi straordinari".

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