Pompei apre le porte a immigrati con competenze

Il Parco Archeologico di Pompei accoglierà gli immigrati per le loro competenze professionali: lo ha annunciato nel corso della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, Massimo Osanna, direttore del Parco archeologico di Pompei, secondo il quale i siti archeologici, anche e soprattutto quelli sotto la tutela Unesco, come Pompei in Italia e Petra in Giordania, possono candidarsi a svolgere un ruolo nel processo di accoglienza dei migranti che bussano alle porte dell’Occidente.

“Ho già avviato contatti con le prefetture: queste persone sono spesso portatrici di competenze che noialtri abbiamo smarrito”, ha aggiunto Osanna parlando, nel corso del faccia a faccia, moderato dal vice direttore di Rai Cultura, Giuseppe Giannotti, che il direttore di Pompei ha avuto, nella Basilica Paleocristiana, con la principessa Dana Firas, presidente del Petra National Trust del Regno Hascemita di Giordania.

“Il trust che presiedo – ha spiegato la Principessa Firas – è un’organizzazione non governativa e si muove lungo due direzioni: tutela e preservazione del patrimonio a disposizione e costruzione di un’identità condivisa legata al sito. È per questo che abbiamo avviato progetti che coinvolgono le giovani generazioni, andando nelle scuole a riprodurre la quotidianità dei nostri antenati”.

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