Boom di prenotazioni all’Isola di Capri con ville in affitto anche a 50mila euro a settimana. Una cifra normale per i vip ma una coppia di giovani dell’isola che cerca una semplice abitazione di 70 mq, può sentirsi chiedere da 1.800 a 2mila euro al mese. Gli affari per i proprietari di case nei centri storici e nelle città turistiche vanno a gonfie vele, ma le amministrazioni cittadine non sanno più come assicurare la vivibilità ai residenti. È la lamentela unanime che i sindaci della Costiera sorrentina e delle isole del Golfo di Napoli hanno portato all’attenzione del ministro per il Turismo, Massimo Garavaglia che, per favorire la vivibilità, non ha escluso un ‘accesso a prenotazione’ in particolari momenti.
Il primo a mettere le cose in chiaro è stato il sindaco di Capri, Marino Lembo, denunciando il fenomeno dei privati o organizzazioni che gestiscono fino a 12 appartamenti, determinando una forma di albergo diffuso che danneggia coloro che lavorano rispettando le leggi. All’attenzione di Garavaglia la necessità di rendere ‘flessibile’ il bilancio e il personale del Comune necessario a garantire i servizi – raccolta rifiuti tre volte al giorno, disciplina del traffico – per quei Comuni che passano da 7mila abitanti a 100mila durante i periodi di alta stagione. Il ministro ha risposto che studierà per rendere il turismo più diffuso sull’intero territorio italiano, per non gravare interamente sui soliti centri più richiesti con i quali si può pensare anche a un “accesso con prenotazione, nei periodi più intensi di turismo o solo nei weekend. Poi vedremo come fare – ha aggiunto – Ce lo direte anche voi”.
Del grave problema di viabilità in Penisola sorrentina ha parlato il sindaco di Vico Equense, Giuseppe Aiello, che ha chiesto “mediante investimenti” che il litorale balneabile possa essere esteso da Torre del Greco a Castellammare di Stabia, auspicando una maggiore distribuzione della domanda sull’intera costa.
Per l’assessore al Turismo di Sorrento, Alfonso Iaccarino, e per il vicesindaco di Piano di Sorrento, Salvatore Iaccarino, la soluzione è, invece, il “numero chiuso”. Tutti concordi i sindaci nella critica al malfunzionamento dei treni della Circumvesuviana, definita “vergogna nazionale”. Chiedono inoltre interventi sul Reddito di cittadinanza che ha reso non utilizzabile la forza lavoro un tempo disponibile da impiegare nel settore del turismo e dei servizi pubblici.
Sono intervenuti al tavolo con il ministro Garavaglia anche Delia Di Maio, presidente nazionale del Fare, che riunisce le rappresentanze delle cosiddette strutture extralberghiere, messe sotto accusa. Di Maio ha chiesto maggior dialogo con le istituzioni e il Governo. Inoltre, l’imprenditore di Sorrento Mario Colonna ha chiesto che eventuali interventi del Governo per sollevare le imprese dal peso della bolletta energetica, non giunga quando gli operatori del turismo al Sud saranno in bassa stagione, così da assicurare il sostegno solo agli albergatori del Nord, facendo coincidere il provvedimento con la stagione turistica per la montagna.