Un weekend per scoprire una Napoli insolita

Un percorso per raccontare delle bellezze della Napoli medievale. Attraverso le stradine dell’area compresa tra via Mezzocannone e largo Santa Maria la Nova si passerà per il Palazzo Penne, edificio appartenuto a Antonio Penne, segretario del re di Napoli Ladislao e la cui costruzione è legata alla leggenda di un innamorato che riuscì ad ingannare il demonio.

Si visiteranno 2 chiese: quella di Santa Maria dell’Aiuto piccolo ma santuario progettato da Dionisio Lazzari nel 1673 che, dopo anni di oblio, è stato riportata in anni recenti agli antichi splendori e, infine, si il Complesso di Santa Maria la Nova che ospita opere dei più celebri artisti della Napoli di fine Cinquecento e inizio Seicento, fra cui Francesco Curia, Girolamo Imparato, Fabrizio Santafede e Belisario Corenzio, oltre a Giovan Bernardo Azzolino, Luigi Rodriguez e Cesare Smet. Inoltre, il chiostro piccolo è collegato alla ricerca avviata su una tomba nella quale studiosi internazionali sostengono che sia sepolto il conte Dracula.

L’appuntamento è per sabato 12 marzo alle 10 presso Largo San Giovanni Maggiore. Previsto un contributo organizzativo.

Nella stessa giornata ma alle 16.30 è in programma una visita guidata al Monastero delle Trentatrè. I partecipanti, ospitati dalle monache di clausura del monastero, saranno condotti da una guida speciale attraverso uno dei luoghi più ‘remoti’ del centro storico di Napoli, tra arte, storia e carità cristiana. La visita riguarderà i luoghi legati all’operato della nobildonna catalana Maria Lorenza Longo che, giunta a Napoli nel 1506, lasciò un segno indelebile nel popolo napoletano, fondando prima l’Ospedale degli Incurabili e poi il monastero di clausura delle Monache clarisse cappuccine. La visita si concluderà con un dono offerto dalle monache del convento.
Il raduno partecipanti è a Porta san Gennaro, p.zza Cavour (Na). Previsto un contributo organizzativo.

Domenica 13 marzo, invece, alle 10 si andrà sulle orme del poeta Leopardi. Si tratta di una visita guidata alla Villa delle Ginestre e alla Chiesa di San Michele sul colle di Sant’Alfonso.
L’edificio fu costruito nel Settecento, nel 1836 ospitò Giacomo Leopardi, che qui scrisse Pensieri, Il tramonto della luna e La ginestra, lirica da cui la villa prese il nome. L’elemento di spicco di villa delle ginestre è la ‘Stanza del poeta Leopardi’ dove ad oggi è possibile ammirare l’arredo originario, restaurato e disposto così come si presentava agli occhi del Poeta. 

Successivamente tappa alla chiesa di San Michele, da cui si gode di un magnifico panorama dell’ intero golfo di Napoli, dal capo Miseno alla punta della Campanella. Nel 1600 il cardinale Alfonso Gesualdo cedette ai monaci Camaldolensi la chiesetta dedicata a S. Michele Arcangelo già presente sul colle, che inizia a chiamarsi ‘dei Camaldoli’. Nel 1741 i monaci edificano una nuova chiesa, l’attuale, espressione meravigliosa di arte barocco–monastica in Italia.

Dopo lunghi periodi di abbandono e riprese, nel 1954 sant’Alfonso Maria de Liguori guidò i suoi figli, i Missionari Redentoristi, ad acquistare il Colle, rovine e comprensorio boschivo. La collina assumeva così un nome nuovo: Colle Sant’Alfonso.
Appuntamento con gli operatori presso ingresso Villa delle Ginestre in via Villa delle Ginestre, Torre del Greco (NA). Previsto un contributo organizzativo.

La prenotazione per gli eventi è obbligatoria via e-mail o telefono (fino ad esaurimento posti): tel. 392.2863436 – cultura@sirecoop.it – www.sirecoop.it.

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