“Danno enorme per gli agriturismi con le nuove norme contenute nell’ultimo dpcm per il contrasto al Coronavirus, quello che regola gli spostamenti e gli orari di apertura dei locali pubblici durante le festività natalizie”. È quanto denuncia la Confagricoltura di Forlì-Cesena e Rimini, nel cui territorio si conta una trentina di agriturismi.
“Nelle nostre province abbiamo principalmente piccole strutture con poche camere per le quali è difficile organizzare per la sera del 31 una cena in camera – spiega Nicola Pelliccioni, presidente della circoscrizione riminese dell’organizzazione – si rischia di perdere clienti che avrebbero voluto fare 4-5 giorni e che potrebbero invece optare per delle strutture più grandi e più organizzate. Per Confagricoltura, col venire meno dei turisti si danneggia anche il commercio delle aziende, che è strettamente legato al soggiorno. La maggior parte dei nostri agriturismi ha la vendita diretta dei propri prodotti – spiega Pelliccioni – Se viene a mancare il cliente, viene a mancare la possibilità di offrire una cena e di vendere i propri prodotti”.
Un ulteriore problema riguarda il pranzo di Natale. Per il presidente, il divieto di spostamento dal comune andrebbe a ridurre l’utenza, “perché la maggior parte degli agriturismi si trova nell’entroterra, in piccoli comuni”.