È stata approvata a maggioranza in terza commissione consiliare a Rimini, la variante alberghi. L’obiettivo è duplice: frenare le trasformazioni di alberghi in residence e aumentare i servizi, così da rendere più competitivo il settore turistico. Di fatto, non sarà più possibile trasformare alberghi in residenze turistico alberghiere. La variante mette anche fine alla possibilità, sin qui prevista dal piano regolatore generale, di trasformare – in occasione di ristrutturazioni – il 25% della superficie utile alberghiera in residenziale turistico. Viene mantenuta invece una superficie minima, 120 mq, quale unità abitativa interna per titolare o gestore dell’albergo. Altre novità importante: l’altezza massima per le strutture alberghiere cui è consentito riqualificarsi utilizzando la variante stessa sale da 20,50 a 25 metri. Aumenta per tutti l’indice urbanistico: da 1,7 a 2 mq su mq. Il che, sommato alla possibilità di computare al 50% le superfici di hall, sala da pranzo, cucina, sale convegni, sale tv e gioco, bar, zone benessere, palestre, saune, piscine interne, bagni, antibagni, wc, consente la possibilità di ampliare del 20-30% la superficie delle strutture alberghiere.