sabato, 27 Aprile 2024

In E-R primi ristori per le imprese turistiche, a disposizione 10 mln

In arrivo i primi ristori per le imprese turistiche delle zone più colpite dall’alluvione che si è abbattuta sull’Emilia-Romagna. È quanto emerge da un incontro delle associazioni di categoria del settore con l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini e il presidente della regione, Stefano Bonaccini.
“Abbiamo chiesto fin da subito che il Decreto Alluvione contenesse un capitolo dedicato al turismo – osservano assessore e presidente – e, in particolare, ai ristori per le imprese del turismo e dell’ecosistema turistico e ringraziamo il governo per aver messo a disposizione subito 10 milioni”.
La prima tranche di risorse mira a risarcire alberghi, campeggi, strutture ricettive dedicate all’ospitalità, gli stabilimenti balneari, i parchi divertimento, bar e ristoranti. L’idea emersa dall’incontro è quella di utilizzare il plafond di 10 milioni di per risarcire le imprese che hanno subito perdite di fatturato del 20% dal primo maggio al 30 giugno 2023 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
“Chiederemo al governo di estendere l’elenco dei Comuni per comprendere anche quelli della Costa riminese – puntualizzano Bonaccini e Corsini – perché ovviamente nella conta dei danni vanno quantificati anche quelli indiretti”.
Altra proposta riguarda la sospensione dei mutui che al momento è fissata in due mesi e la Regione chiederà di estendere almeno a 12 mesi e l’azzeramento dei tassi di interesse dei prestiti. “L’importante è agire e farlo in fretta – chiosano Corsini e Bonaccini – perché l’Emilia-Romagna non può aspettare. Come per il sisma, abbiamo bisogno di una struttura tecnica commissariale per progettare fin da ora il dopo alluvione”.
Sul fronte turismo, inoltre, sono previste altre misure per promuovere l’immagine della regione in Germania ed eventi internazionali. Vi sono poi alcuni provvedimenti in dirittura d’arrivo in ambito montano: ristori per la crisi neve con 4 milioni per risarcire le perdite di fatturato nei comuni sede di comprensorio sciistico e un bando da 30 milioni di euro per gli investimenti da realizzare nelle stazioni sciistiche.

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