L’Emilia-Romagna chiede al Ministero del Turismo di includere nei risarcimenti le imprese turistiche di tutti i Comuni della Costa Romagnola e di ampliare il plafond delle risorse, ora stabilite in 10 milioni. Alla luce dell’incontro avvenuto la scorsa settimana tra le associazioni di categoria e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini e l’assessore al Turismo, Andrea Corsini, quest’ultimo ha scritto alla ministra Santanchè perché siano considerati i danni indiretti alle imprese di tutte le Province e vengano aumentate le risorse disponibili, in sede di conversione del Decreto Legge 61.
Sul tavolo, viene spiegato dalla Regione, c’è la prima tranche di risorse, 10 milioni, che dovrebbe diventare operativa
con la conversione del Decreto per risarcire alberghi, campeggi, strutture ricettive dedicate all’ospitalità, gli stabilimenti balneari e termali, i parchi tematici e di divertimento, i porti turistici, il settore fieristico, bar, ristoranti e agriturismi.
“Gli operatori turistici delle costa romagnola – viene evidenziato nella lettera – ancorché non direttamente
interessati dai danni materiali dell’alluvione, hanno subito e stanno ancora subendo danni economici indiretti, anche
rilevanti, derivanti da disdette e cali di prenotazioni a causa dell’impatto delle immagini dell’alluvione che sono circolate sui media nazionali ed internazionali, solo in parte mitigati dalla importante campagna comunicativa che si è prontamente attivata con la collaborazione del ministero del Turismo stesso”.
Per questa ragione nella misura del Governo dovrebbero essere inseriti i territori costieri di Ravenna, Rimini, Ferrara e Forlì-Cesena. Proprio in virtù di questo ampliamento, conclude Corsini nella missiva si chiede al Ministero “di valutare la possibilità di incrementare il plafond complessivo delle risorse stanziate per i ristori”.