L’Emilia-Romagna e il suo legame con il Mare Adriatico. Da questo connubio è nata l’idea che ha ispirato la regista tedesca Caroline Haertel, in questi giorni sulla Riviera Romagnola con la sua troupe per le riprese di ‘Die Adria’, docufilm che dal 2024 andrà in onda sul canale televisivo pubblico europeo ARTE, nella rinomata serie ‘Arte discovery’ prodotta in collaborazione con la seconda TV pubblica tedesca ZDF.
Il filmato resterà sulla mediateca di www.arte.tv/it per 10 anni, raggiungendo oltre 5 milioni di telespettatori mondiali. Dopo un sopralluogo avvenuto in marzo grazie a un’attività di media relation di APT Servizi Emilia-Romagna, agli inizi di giugno Caroline Haertel è tornata in questi luoghi e per un paio di settimane toccherà le province della Riviera Romagnola, lungo i 110 km di costa che dai Lidi Ferraresi arrivano fino a Cattolica (Rn), per parlare di tesori naturalistici e di importanti progetti di sostenibilità della flora e fauna marina.
Partendo dalla Riserva Naturale del Gran Bosco della Mesola, nel ferrarese – memoria delle antiche foreste che si trovavano fino a qualche secolo fa lungo la Costa Adriatica – le riprese si concentreranno sul Parco Interregionale del Delta del Po, Riserva MAB Unesco, particolare esempio di biodiversità dove l’acqua è l’assoluta protagonista.
Altra tappa che incarna la particolare sensibilità dell’Emilia-Romagna per la tutela dell’ambiente marino è il Cestha di Marina di Ravenna (Ra), Centro di ricerca sperimentale per la salvaguardia degli habitat marini, dove non mancheranno momenti carichi di emozione durante la liberazione in mare di una testuggine in cura al Centro.
Nel programma anche la spiaggia di Rimini, la ‘Miami d’Italia’ con le sue spiagge attrezzate per ogni tipo di sport e il nuovo Parco del Mare, 15 km di aree verdi e per lo sport, piste ciclabili e pedonali, ispirati alla filosofia del “seawellness” e della ecosostenibilità.
Le riprese proseguiranno in alto mare su un’imbarcazione RIB Anvera (progettata dal designer Aldo Drudi e realizzata nei cantieri di Misano Adriatico) per raggiungere l’area dove sorgeva la Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose, nota semplicemente come ‘Isola delle Rose’.
La troupe di ‘Die Adria’ si sposterà quindi da Rimini a Cesenatico (FC), per salpare su una delle storiche Vele al Terzo del Museo della Marineria, recentemente riconosciute ‘Patrimonio culturale immateriale’ dal Ministero dei Beni Culturali Italiano.
Per finire, altri due appuntamenti: al Centro Visite Bevanelle di Savio, nel Ravennate, Antonio Morritti, pescatore e referente dell’Alga Ulisse, spiegherà il progetto di economia circolare di valorizzazione delle proprietà naturali delle alghe. L’obiettivo è di favorire l’equilibrio e il miglioramento delle condizioni ambientali del litorale Adriatico, partendo proprio dalle alghe, che crescono abbondanti in questo mare (www.algaulisse.it/); a Cattolica (Rn), incontro con la biologa marina Carlotta Santolini, ideatrice del progetto di pescheria sostenibile Blueat (www.blueat.eu/), insieme ad altre 4 giovani imprenditrici riminesi, con cui promuovere la pesca selettiva e il consumo in ambito alimentare umano delle specie aliene dell’Adriatico, in particolare del Granchio Blu (specie autoctona delle coste atlantiche del continente americano arrivata nel nostro mare attraverso le acque di sentina delle grandi navi), per ridurre i danni ambientali e contribuire al miglioramento del sistema socio/economico locale.www.aptservizi.com