‘Fratelli Benedettini Spa’ recepisce e adotta, completamente, ordinanze prescrittive e indicazioni delle autorità competenti in materia di trasporto e salute della Repubblica di San Marino. Conscia del ruolo essenziale nei confronti della collettività dei servizi di trasporto, mantiene inalterati i suoi collegamenti quotidiani di linea tra San Marino e Rimini, seppure con numero di corse ridotte dovute alla chiusura degli istituti scolastici.
L’utilizzo dei mezzi, da parte dei passeggeri, adotta le disposizioni generali in materia di tutela dell’igiene e distanza precauzionale. Sottolinea, inoltre, come tutti i veicoli siano abitualmente soggetti a quotidiane attività di igienizzazione e pulizia, come previsto dalle norme in vigore.
Tutto ciò all’indomani dell’apertura della stagione estiva, periodo nel quale tutte le attività legate al turismo producono più del 60% del loro fatturato annuo.
Fratelli Benedettini Spa sottolinea come improvvise, imprevedibili e concomitanti disdette e annullamenti di gite scolastiche, in programma a partire dalla fine di questo mese, di noleggi bus e servizi di collegamento previsti da tour operator sammarinesi, italiani e internazionali, sommati alla sospensione dei servizi di trasporto scolastico, abbia già creato mancati introiti quantificabili, al momento, in almeno 300 mila euro di danni: cifra destinata inevitabilmente a crescere.
Diventano necessari immediati interventi per fronteggiare l’emergenza tramite con interventi di sostegno alle imprese del settore nell’accesso agevolato al credito bancario, grazie a un’urgente iniziativa di Banca Centrale. Prevedere la costituzione di un fondo straordinario su cui allocare tutti gli interventi necessari a fronteggiare una vera emergenza, avviare provvedimenti di ristoro economico a favore del sistema turistico. Comparto fortemente compromesso dalle notizie allarmanti che circolano a livello nazionale e internazionale sul pericolo di contagio. Occorre, inoltre, valutare immediato provvedimento di esonero dal pagamento di tutti gli oneri previdenziali e dei tributi a carico delle attività produttive danneggiate dall’emergenza e non di sola sospensione dei versamenti. Infine, studiare possibili utilizzi leva fiscale per alleggerire il peso della crisi abbattutasi sulle spalle di imprese e lavoratori.
Nello specifico dei servizi offerti sul territorio sammarinese ricorda Come nel caso della linea internazionale Rimini San Marino ci si trovi di fronte ad un servizio pubblico essenziale, quotidianamente garantito, ormai privo da anni di qualsiasi contributo pubblico. E come di fronte a richieste da parte dell’Ufficio di Stato per il Turismo, in particolar modo d’estate o in concomitanza di eventi, di estendere le corse anche nella fascia serale, ciò oggi sia ipotizzabile solo con il ripristino della copertura del contributo per gli oneri contributivi, da parte dello Stato. Mentre, è impossibile dimenticare che l’attuale contratto con lo Stato non prevede alcuna forma di garanzia verso i vettori in caso di crisi imprevedibili come quella attuale. Occorre invece lavorare subito sul fronte della cassa integrazione (CIG) per causa maggiore. Con conseguente esonero degli oneri previdenziali e tributi a carico e sospensione dei mutui contratti con gli istituti di credito.
“Per la nostra azienda si sono aperti tempi molto difficili. Chiusura scuole, disdetta gite scolastiche, disdette tour operator, riduzione e cancellazioni di voli per l’Italia, hanno creato un blocco del cash flow immediato, inaspettato, che fa saltare piano aziendali e programmazione economica – spiega Roberto Benedettini, amministratore unico di ‘Fratelli Benedettini Spa’ – in un momento così delicato scegliamo convintamente e doverosamente di continuare a pieno la nostra attività. Parliamo di un servizio essenziale e di cui ci sentiamo responsabili. Senza però nascondere che senza interventi economici e finanziari immediati da parte dello Stato, la nostra azienda così come le altre imprese di questo comparto rischiano la loro tenuta economica, occupazionale, il loro stesso futuro. È la peggior crisi economica che affrontiamo nei nostri settantaquattro anni di storia”.