venerdì, 10 Maggio 2024

Bologna, ok flussi turistici in provincia nel 2011

Registrato un +3,14% negli arrivi e un +4,83% nelle presenze

La Provincia di Bologna nel 2011 ha registrato flussi turistici positivi, con un aumento del 3,14% negli arrivi e del 4,83% nelle presenze. Si parla di 48.051 arrivi e 155.347 presenze in più rispetto al 2010, gli arrivi toccano così quota un milione 580.346 (37,07% dei quali stranieri) e le presenze i tre milioni e 374.103 (37,88% stranieri). Per quanto riguarda Bologna, si registra un +1,78% per gli arrivi e un +4,67% per le presenze. In provincia, invece, gli ultimi 3 mesi dell’anno hanno visto un calo, mentre giugno è il mese con l’aumento più consistente: +11,87% negli arrivi e +11,35% nelle presenze. La permanenza media è stabile (2,1 giorni), mentre è maggiore la crescita di presenze nel settore extra-alberghiero (+9,73%) che in quello alberghiero (+4,04%).
A trainare il trend positivo gli stranieri, che fanno registrare un +6,99% delle presenze rispetto al +3,55% dei turisti italiani. Al top Germania, Spagna e Francia ma dai Paesi Bric: Brasile +19,17%, Russia +26,02%, India +11,05% e Cina +33,78%. Tra gli italiani al top Emilia-Romagna, Lombardia e Lazio. In aumento anche la capacità ricettiva: alla fine del 2011 si registrano 1.513 esercizi (+12,24%, tutto nel settore extra-alberghiero), 1.179 dei quali extra-alberghieri, con 36.692 letti (+5,94%) e 18.875 camere (-1,82%).
“I numeri del 2011 sono positivi perché abbiamo guardato con coraggio alla crisi- commenta Andrea Babbi, ad Apt Servizi- e ci siamo tirati su le maniche per fare di più e meglio di quanto stavamo facendo. Non è un caso che è cresciuta la presenza dei nostri operatori turistici nelle fiere – aggiunge – C’è una dinamicità nuova, finalmente anche a Bologna, e questo porta risultati”. Babbi, sottolinea come l’andamento turistico sia “trainato da una grande azione dell’aeroporto e proprio per questo è necessario aumentare sempre di più l’integrazione tra lo scalo ed il territorio”, conclude. Di diverso avviso Federalberghi, che se è vero che aumentano i flussi turistici “le aziende – sottolinea Giovanni Trombetti, vicepresidente – accusano un calo del fatturato. Questo perché aumentano le presenze nei periodi caratterizzati dai prezzi più bassi, come luglio e agosto, spiega mentre il turismo fieristico e congressuale si conferma in forte calo”.

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