Aumentare il traffico e i ricavi, ottimizzare i costi, realizzare il polo intermodale, sfruttare le aree dell'aeroporto e quelle limitrofe per sviluppare attività commerciali o direzionali che valorizzino le eccellenze produttive della Regione, realizzare un impianto di trigenerazione per l'autonomia energetica sono gli obiettivi del piano industriale dell'aeroporto del Friuli Venezia Giulia, illustrato al CdA dal presidente della società di gestione, Sergio Dressi. Il piano per lo scalo di Ronchi dei Legionari tiene in considerazione gli investimenti che la società dovrà fare nei prossimi anni per rispettare la concessione con l'Enac: circa 50 milioni di euro in 40 anni, di cui più di un quinto, 12 milioni, dovranno essere realizzati nei prossimi quattro anni. “L’obiettivo strategico – ha detto Dressi – è quello di individuare il percorso corretto per intercettare potenziali utenti non ancora interessati all'offerta esistente. Gli aeroporti minori – ha aggiunto – sono oggi chiamati a ripensare il loro modello di business tradizionali, puntando all'integrazione con il tessuto urbano e sociale del territorio, cercando una rinnovata sostenibilità economica, valorizzando le aree aeroportuali e gli asset immobiliari. Si punta a sviluppare il concetto d'interconnessione urbana e di collegamento tra territori e aeroporti primari e – ha proseguito Dressi – a integrare i diversi sistemi di mobilità, secondo le reali esigenze e prospettive del territorio esteso”.