Troppa confusione tra le ‘bandiere’ che decretano la classifica delle località turistiche e delle spiagge più idonee alla balneazione. Edi Sommariva, direttore di TurismoFvg, critica i “criteri di selezione approssimativi, assenza di protocolli di ricerca, campioni di interviste di cui si ignora quasi sempre la rappresentatività statistica, gettando profondi dubbi sulla validità di queste indagini e quindi sulla loro utilità per lo sviluppo del turismo”. Particolare perplessità è stata espressa da Sommariva per le ‘bandiere verdi’, assegnate da ricercatori della Bicocca di Milano alle 41 spiagge più amate dai bambini e dalle loro famiglie.
“Le spiagge – sottolinea una nota di TurismoFvg – risultano essere state selezionate da un gruppo di pediatri appartenenti alla Società italiana dei Pediatri Preventiva e Sociale (Sipps) da un elenco di località marine italiane di cui veniva reso noto soltanto il nome, senza fornire alcuna informazione circa le caratteristiche delle spiagge e dei servizi a disposizione all'interno e nelle adiacenze dell'arenile, in modo da rendere praticamente impossibile a chiunque e anche ai pediatri una qualsiasi valutazione credibile. Basta andare sulla homepage del sito della Società e scaricarsi il questionario di indagine per rendersi conto della superficialità".
Per Sommariva “sventolare bandiere di certificazione turistica come quelle verdi pubblicate sul periodico 'Ok Salute' non fanno bene al turismo, poiché non aiutano concretamente le famiglie a decidere la destinazione in cui trascorrere le proprie vacanze e non costituiscono nemmeno un effettivo sprone al miglioramento dei servizi al turista delle località marine interessate. Queste classifiche non possono essere intese come più affidabili delle previsioni meteo. Rispettiamo di più un'industria come quella del turismo, che, con i suoi attori privati e pubblici, svolge un grande ruolo di sostegno all'economia e all'occupazione”.