Roberto Asquini, consigliere regionale del gruppo misto, definisce ‘incredibile e insensata'l'idea di perdere i grandi concerti a Udine. Per Asquini la colpa è di coloro che vogliono ridurre la capienza dello stadio Friuli a ventimila persone e magari puntare sul parco del Cormor "come zona unica per eventi di dimensioni, evidentemente, esclusivamente locale". "Parlare di scelta miope appare riduttivo – ha spiegato – perché sembra piuttosto una visione di chiusura strategica che causerebbe un danno incredibile all'economia turistica udinese e a quella regionale che grazie agli eventi di questa portata si è conquistata una visibilità europea. Evidentemente l'azione congiunta con l'Udinese calcio migliora ancora di più la proposta della nostra città ma è assurdo che una opzione voglia escludere l'altra, anche perché operano in stagioni e con target diversi. Proporrò – ha concluso – alla maggioranza regionale la valutazione di qualche intervento che permetta agli udinesi e ai friulani di continuare a fruire di eventi organizzati da privati che necessitano almeno della 'non opposizione' pubblica".