domenica, 22 Dicembre 2024

Natale a Trieste tra mercatini di Natale dal sapore mitteleuropeo

Tradizioni e atmosfere magiche si fondono a Trieste per dare il benvenuto in città al periodo più atteso dell’anno, il Natale. Mercatini artigianali, eventi dal vivo, musica e divertimento, ma anche mostre e sinfonie teatrali, tante le attività che si succederanno in città dai primi di dicembre fino a metà gennaio 2024, periodo in cui cade il Capodanno Greco-Ortodosso, e che rendono Trieste la meta perfetta per assaporare lo spirito delle feste.

Come ogni anno, non mancheranno i tradizionali Mercatini Natalizi, ispirati ai mercati del Centro Europa che porteranno la magia del Natale dall’8 dicembre fino al 7 gennaio 2024 in Piazza Sant’Antonio e Piazza della Borsa, via Ponchielli e via delle Torri. Circa sessanta pittoresche casette di legno ospiteranno diverse tipologie di espositori che proporranno decorazioni, addobbi, oggetti artigianali e anche tante specialità gastronomiche.
Per gli amanti dell’enogastronomia sabato 2 dicembre sarà possibile assaporare le specialità del territorio carsico e incontrare i microproduttori Food&Beverage ai Mercatini dal Carso, all’interno del Mercato coperto di Trieste.

Trieste sarà protagonista di celebrazioni religiose che si tramandano per tradizione e che si fondono insieme ad antiche rievocazioni pagane. Evento religioso unico in tutta Europa è Natale Sub che si tiene il 23 dicembre e celebra il Rito della Santa Messa, prima in superficie e poi sott’acqua. Don Francesco Pesce, subacqueo brevettato Fipsas, dopo aver celebrato la Messa da terra si immergerà in una campana subacquea, posta a -5 metri sul fondale davanti alla Scala Reale, per leggere l’omelia e una preghiera in commemorazione dei caduti del mare.

Il Natale a Trieste è unico nel suo genere proprio perché, nello stesso territorio, si celebrano riti di culti differenti, che convivono in città fin dall’Impero Asburgico. Infatti già Maria Teresa d’Austria ha, fin da subito, incentivato la diffusione del pluralismo religioso. La comunità greco-ortodossa ad esempio il 6 gennaio celebra la Teofania, ricorrenza a cui attribuisce particolare rilievo poiché in questa giornata ricorda il battesimo di Gesù. Nella tradizione greco-orientale, questa è anche la giornata in cui si ripropone il rito del lancio nelle acque del mare della croce, che poi i volontari, incuranti del freddo, vanno a recuperare a nuoto. Al termine del divino pontificale e della santificazione delle acque, celebrati nella chiesa di San Nicolò, si tiene la processione per raggiungere, con l’accompagnamento della banda musicale, il molo Audace, da dove si procede con la benedizione delle acque, seguita dal lancio in mare della croce.

Altro storico evento, particolarmente amato dai bambini e che ogni anno richiama centinai di spettatori, è la discesa della Befana, che si terrà nella Grotta Gigante, situata nella località di Borgo Grotta a Sgonico. Questa grotta carsica è stata inserita nel 1995 nei Guinness World Records come grotta turistica a sala unica più grande al mondo, grazie al suo volume di 365.000 metri cubi. Il 6 gennaio 2024 La Befana si calerà nel ventre della terra della Grotta Gigante per raggiungere gli spettatori, radunati per l’occasione a 100 metri più in basso, sul fondo della Grande Caverna. La Befana sarà accompagnata dai Re Magi, da Babbo Natale, dalla Stella Cometa e dai mitici Mucocervi, ovvero i fantastici abitanti della grotta, che una volta discesi tra il pubblico distribuiranno dolcetti e leccornie ai bambini.

Durante tutto il periodo di Natale, la città si illumina a festa grazie alle decorazioni natalizie, che negli ultimi anni sono diventate un elemento caratterizzante dell’identità della città nel periodo invernale. La magia del Natale pervaderà tutte le vie grazie alle luminarie sospese e all’addobbo dei 24 tradizionali abeti in Piazza Unità d’Italia.  Anche la stella cometa, che da qualche tempo accompagna il Natale a Trieste, arricchirà l’atmosfera illuminando, ancora una volta, la suggestiva cornice della piazza.

Quest’anno torna anche la pista di pattinaggio, nella “storica” location di piazza Ponterosso, molto centrale, fruibile da tutti e ormai consolidato punto di riferimento per quanti desiderano godersi qualche momento di divertimento, per poi concedersi attimi di relax, gustando un buon caffè in uno degli storici bar triestini. L’atmosfera magica del Natale in città sarà impreziosita anche dalla diffusione delle musiche natalizie in Piazza Unità d’Italia e in piazza della Borsa, con un vasto repertorio di brani a tema; sarà pertanto uno spettacolo immersivo di luci, colori e magia in un sottofondo musicale che, riproducendo una vasta compilation, spazierà dal classico agli evergreen più moderni. E infine, per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, musica dal vivo e fuochi d’artificio nella notte del 31 dicembre in Piazza Unità d’Italia.

Natale a Trieste significa anche cultura. In particolare, due sono gli appuntamenti da non perdere se ci si trova in città durante le feste. Il primo è la mostra dedicata ad Antonio Ligabue, uno dei più grandi artisti italiani del ‘900, che sarà possibile visitare fino al 18 febbraio 2024, al Museo Revoltella. La mostra mette in scena il genio creativo di Ligabue, un uomo, così folle e unico, che con la sua asprezza espressionista riesce ancora oggi a penetrare nelle anime di chi ammira le sue opere. Legato visceralmente al mondo naturale e animale, la sua arte porta in sé la visione di una forza interiore e allo stesso tempo di una vita tormentata da un’inquietudine inesorabile mitigata solo dalla pittura.
Il secondo appuntamento è l’attesissimo concerto del 22 dicembre, che chiuderà il calendario sinfonico del Teatro Verdi, dedicato al “Centenario della Coscienza di Zeno”, con un impaginato vertiginoso che spazia dal rarissimo Giulio Viozzi con Musica per Italo Svevo, al concerto di Schumann con Massimo Gon al pianoforte, fino al Titan di Mahler.
Infine, dal 21 dicembre apre i battenti nelle Scuderie del Castello di Miramare la grande esposizione “Kosmos. Il veliero della conoscenza”. La nave Novara torna a viaggiare tra 150 “pezzi” di reperti e documenti, fotografie e ricordi; dall’essere una nave fisica a una nave di carta, all’esplorazione degli orizzonti scientifici degli Asburgo. L’itinerario della mostra si snoda dal 30 aprile 1857, quando la fregata partì da Trieste per un viaggio alla scoperta di cinque diversi continenti, onde scoprire nuove terre e nuove specie.

 

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